News meteo Genova e Liguria

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Agosto 2012

 

Clima inglese fino a Martedì

A cura di Marco Ellena, 31 Aug 2012 alle ore 11:24

Interveniamo eccezionalmente per un nuovo aggiornamento sulla situazione, sopratutto per chiarire meglio cosa stà accadendo.
La situazione di trambusto meteo che stiamo attualmente vivendo è frutto (come detto nella nostra Macchina del Tempo) della formazione di un "mostrisciattolo" depressionario imprigionato all'interno del panettone afro-azzorriano di cui dovremmo far parte. Tale minimo, proprio perchè inglobato all'interno dell'anticiclone stesso, farà fatica a muoversi, spostarsi tanto che perdurerà sulle nostre teste circa fino a Martedì.
Durante tale periodo, dato che il minimo non risulta essere (come da attese) così profondo genererà forte instabilità ma non una situazione di Maltempo diffuso e continuativo. Ciò significa che si alterneranno fino a Martedì, continuamente, fasi soleggiate, annuvolamenti minocciosi, scrosci d'acqua improvvisi e qualche temporale...insomma come da perfetto clima inglese!
Dunque diffidate dai rasserenamenti, almeno fino a Martedì.
Ma la situazione non è descritta solo da quanto sopra perchè, se è vero che i fenomeni attesi saranno intermittenti e solo localmente moderati, ad aggiungere una variabile in più c'è il mar Ligure che bisognerà capire (così caldo e quindi ricco di energia come è in questo momento) come si comporterà al primo vero disturbo di questa estate 2012.
Un'assaggio lo abbiamo già vissuto nel genovesato con scrosci violenti e acquazzoni monsonici improvvisi causati dai famigerati temporali autorigeneranti: fenomeni molto localizzati ma estremamente violenti che nascono proprio dall'energia fornita dal mare e che in determinate condizioni possono andare ad alimentare continuamente piccoli nuclei temporaleschi così come avvenuto nel genovesato. per fortuna i fenomeni sono risultati poco duraturi ma ricordiamo che fenomeni analoghi sono stati i responsabili dell'Alluvione delle Cinque Terre e spezzino a fine Ottobre dello scorso anno e poi dell'Alluvione di genova di una settimana dopo. Dunque, sebbene i modelli non ci allertino particolarmente, questa variabile impazzita va tenuta sempre sott'occhio e monitorata con attenzione, senza allarmismi ma anche con cautela dato che tali fenomeni sono fuori dagli studi di molti modelli previsionali e sono a rapidissima formazione e altrettanto rapida disgregazuione tanto che spesso, lo stesso radar, da segnalazione dell'esistenza di un nucleo autorigenerante quando ormai questo è già al massimo della sua potenza.
Occhi ben aperti e, in conclusione, ricordate che questo peggioramento essendo frutto di forte instabilità, non seguirà un andamento ordinato (tipico dei fronti perturbati) ma sarà molto disomogeneo e sparso lungo tutto il territorio regionale, senza una direttrice ben definita.
Dunque se piove a Genova non è detto che il tutto si trasferisca nelle ore successive su immediato ponente o levante.
In questi casi, l'unica cosa da fare è tirare fuori ombrello e vestiti impermeabili, da perfetti inglesi!

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Attenti ai temporali autorigeneranti!

A cura di Marco Ellena, 31 Aug 2012 alle ore 7:19

Interveniamo eccezionalmente con una nuova news questa mattina in quanto un violento acquazzone si è scatenato sulla Città di Genova specie nell'area della Val Bisagno con diverse segnalazione di allagamenti anche importanti ma nessun danno.
La causa non è direttamente collegata al nucleo depressionario previsto e attualmente presente ma alla formazione di un nucleo temporalesco autorigenerante che si è formato in loco ed esaurito sempre in loco.
Ricordiamo che tali fenomeni sono piuttosto pericolosi ma di difficilissima previsione se non mediante nowcasting.
Tali fenomeni non si muovono, non si spostano (se non di pochi chilometri) differentemente da come si sente dire in questi momenti su alcuni media per cui i fenomeni violenti di questa mattina non sono in spostamento sul levante ligure ma se giungeranno anche qui i nfenomeni saranno associati ad altri nuclei formatesi ex novo di difficile previsione.
Durante la giornata odierna sono previsti temporali, non eccezionali, ma il mar Ligure è molto caldo a causa di un'Estate davvero significativa e dunque ricco di energia da fornire a tali fenomeni.

Dunque occhi aperti sul radar e prudenza sempre e comunque.

Restate con noi per tutti gli aggiornamenti dell'ultimo minuto!

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La Macchina del tempo di Venerdì 31 Agosto

A cura di Marco Ellena, 31 Aug 2012 alle ore 0:02

Di fatto, questa, è la primissima edizione di Settembre della nostra consueta rubrica che ci porterà, dunque, ad esplorare la primissima fase di un mese classicamente catalogato ancora tra i mesi estivi ma anche un mese che solitamente inizia a muovere le acque nella monotonia anticiclonica estiva, un mese che porrà le basi per la prima parte della stagione autunnale vera e propria.
E che basi porrà?
Nei giorni scorsi abbiamo parlato, discusso, di un break autunnale che caratterizzerà diversi giorni; in precedenza nei nostri focus sul lungo termine invece ipotizzavamo di un inizio settembre ancora africano…come spesso accade la verità stà nel giusto mezzo.
Iniziamo col dirmvi che il break autunnale durerà qualche giorno in più del previsto ma vi possiamo dire che, alla faccia dei soliti titoli sensazionalistici che molti siti o media riportano, sarà giusto un break e parlare di autunno è decisamente ancora presto…ma vediamo di capire il perché con la nostra consueta analisi delle carte meteo (le uniche che hanno verbo, o quasi, nelle previsioni).

Il break autunnale non atteso dai modelli sul lungo termine (evento non raro, per questo poniamo sempre le mani avanti quando si fanno discorsi nel lungo termine) è un cedimento anticiclonico proprio in corrispondenza della longitudine che include anche il nostro Paese.
Questo parziale cedimento anticiclonico verrà sfruttato immediatamente dalle correnti fredde, fresche e sicuramente autunnali che invece stanno già da qualche settimane interessando lidi europei più settentrionali.

Questo scaverà un minimo depressionario quasi immediato capace di attrarre a se correnti instabili generanti un nucleo decisamente grigio e piovoso che includerà, da subito, anche la nostra Regione.
Questo minimo (neppure troppo pronunciato a dir il vero) verrà immediatamente attaccato dal background anticiclonico di cui è circondato che tenderà, come primissima cosa, di “bloccare gli alimenti” a tale minimo depressionario (impedo, quindi un suo approfondimento) andando a rimarginare la ferita che aveva consentito la discesa fresca nel cuore di Europa e Mediterraneo.
Si andrà dunque a formare, già entro il week-end una vera e propria bolla instabile racchiusa ed inglobata in un panettone anticiclonico afro-azzorriano che andrà dunque a ricomporsi.


Questa situazione (tipica proprio delle iniziali fasi autunnali e spesso meccanismo di distruzione anticiclonica progressiva), a dir il vero, sarà proprio la causa stessa del prolungarsi del break autunnale sul nostro territorio proprio perché tale minimo trova impedimento a muoversi ed evolvere così bloccato da nuclei anticiclonici in ogni sua parte.
Il minimo dunque stazionerà per diversi giorni e comporterà un sensibile calo termico e un clima generalmente grigio, spesso piovoso ma, fortunatamente data la sua esiguità in termini di potenza, non eccessivamente forte. Dunque molte nubi per molto tempo, calo termico, piogge ma non rischi eccessivi di fenomeni violenti.
Tale situazione di stallo quanto durerà?
Beh, stante le attuali previsioni modellistiche, dopo il “taglio dei viveri” al minimo depressionario, il blocco anticiclonico inizierà ad attaccare il minimo stesso premendolo e schiacciandolo in ogni direzione fino ad una sua implosione.

Sembra che tale implosione (che sarà ovviamente graduale) potrebbe portarsi a compimento attorno a metà settimana quando dunque l’Italia e la nostra regione vedranno via via svanire il minimo depressionario e si ritroveranno nuovamente inclusi in un panettone anticiclonico importante che riporterà sole e temperature in risalita.

In realtà ancora per qualche giorno permarrà ancora una leggera ferita proprio in prossimità di dove il minimo si era stabilito (e dunque sul nostro Paese) che potrebbe manifestarsi con un po di instabilità temporalesca pomeridiana ma sembra comunque che la seconda parte della settimana vedrà un deciso ritorno del sole e clima più estivo, sempre e comunque decisamente lontani dai picchi di caldo e afa che ricorderemo a lungo come caratterizzanti questa estate 2012.

Vediamo ora un rapido sunto previsionale per il periodo 31 Agosto – 7 Settembre 2012:

Venerdì 31 cieli coperti ovunque. Piogge sparse tra deboli e moderate a carattere intermittente con possibili locali temporali al masismo moderati specie sul ponente. Venti tesi dai quadranti nord-occidentali, mari mossi o molto mossi. Temperature in calo.

Sabato 1° Settembre cieli molto nuvolosi o coperti ovunque. Piogge sparse a carattere intermittente con fenomeni precipitativi tra deboli e moderati. Venti forti da NW temperature in sensibile calo.

Domenica 2 Settembre cieli coperti. Piogge diffuse ed intermittenti a carattere tra deboli e moderati. Temperature in sensibile calo con valori massimi prossimi ai 22°C su molte località della costa e minime prossime ai 15°C (dunque calo termico evidente). Venti forti da NW.

Lunedì 3 Settembre cieli tra molto nuvolosi e irregolarmente nuvolosi. Non sono da escludere locali baffi di sole alternati a fasi molto nuvolose con locali pioggie generalmente di debole intensità e breve durata. Temperature in leggero aumento, venti moderati da N con locali e temporanee rotazioni dai quadranti meridionali.

Martedì 4 Settembre cieli tra irregolarmente nuvolosi e molto nuvolosi ovunque. Più sole a ponente, più nubi a levante; sui settori centrali alternanza di densi annuvolamenti e schiarite. Precipitazioni poco probabili (ma non escluse) sulla costa, possibili locali piogge (ma generalmente deboli ed intermittenti) nell’entroterra ove permarranno gli annuvolamenti più consistenti. Temperature in aumento, venti tesi di tramontana.

Mercoledì 5 Settembre cieli progressivamente più soleggiati fino a poco nuvolosi a ponente, rregolarmente nuvolosi a levante. Possibile qualche residuo fenomeno di instabilità temporalesca pomeridiana lungo la crinale appenninica con possibili locali sconfinamenti fin sulla costa nelle ore pomeridiane. Temperature in sensibile aumenti, venti tesi principalmente dai quadranti settentrionali.

Giovedì 6 Settembre probabile ulteriore lento miglioramento con il sole che dovrebbe farla da padrona da ponente a levante sulla costa, mentre nell’entroterra potrebbero permanere annuvolamenti che si faranno maggiormente evidenti nell’entroterra del levante. Precipitazioni poco probabili e maggiormente nell’interno. Temperature in leggero aumento

Venerdì 7 dalla grande incertezza ma con buone probabilità che possa trattarsi di una bella e gradevole giornata di sole (da confermare).

Con questo è tutto, vi salutiamo e auguriamo a tutti voi una bella giornata. Vi consigliamo di seguire le nostre previsioni e i nostri (eventuali) aggiornamenti per monitorare da vicino il peggioramento in atto…per ora è tutto ma ricordatevi: genovameteo.it non si ferma mai, nemmeno nel week-end con comunicati o articoli dell’ultimo minuto qualora vi fossero aggiornamenti significativi da comunicare.

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Primi scampoli autunnali. Addio caldo! Incertezze per il week-end

A cura di Marco Ellena, 30 Aug 2012 alle ore 7:00

La giornata odierna apre una fase (questa volta non proprio una parentesi) che vedrà un deciso cambiamento meteo, una sorta di assaggio autunnale. Sono attese, difatti, per la giornata odierna, per domani e forse anche per il week-end molte nubi e piogge (generalmente deboli ed intermittenti) diffuse.
Un vero break dall'estate proprio nel momento del secondo grande rientro dalle vacanze ma attenzione perchè possibili colpi di coda estivi saranno tutt'altro che improbabili visto che tutto il mese di settembre ha classicamente ancora peculiarità estive, bisognerà vedere cosa accadrà in questo 2012 in cui l'Estate ha già sparato i colpi più grossi.
Tornando alla più stretta attualità (per il resto avremo tempo di discuterne nei prossimi giorni) ciò che inizia con oggi sarà non solo una fase grigia e piovosa ma caratterizzata anche da generale maltempo con venti tesi e temperature in deciso calo. Pensate che se nella giornata di ieri abbiamo registrato alla nostra centralina una massima di 28°Cnella giornata di domenica potrebbero essere 23 i gradi di massima, un calo di ben 5°C!! Se pensiamo che già le giornate odierne sono ben lontane dalle afose e torride giornate di non più di una settimana fa potete immaginare come l'impatto, a livello fisico, non sarà così minimo. Non siamo così sicuri che il calo sarà di 5°C ma comunque il calo ci sarà e sarà sensibile.
Dunque preparate ombrelli, tirate fuori cerate (se andate in moto) e stendete i panni in casa...l'autunno ci invia un biglietto da visita...a quando il vero cambio? Cosa accadrà dopo questo peggioramento? Lo scoprirete con la nostra Macchina del Tempo online come sempre già dalle prime ore della notte. Intanto vi auguriamo buona giornata a tutti voi e buona navigazione su genovameteo.it!

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Argentina e Paraguay:inverno caldo.Uragano Isaac negli Usa.Ultimo weekend di Agosto infuocato nei Balcani.

A cura di Gabriele G., 29 Aug 2012 alle ore 13:30

Nei giorni scorsi in Argentina centro-settentrionale sono state registrate temperature che ricordano lontanamente l'inverno,nello scorso fine settimana all'aereoporto di Buenos Aires sono stati rilevati estremi termici molto elevati per il periodo, 12,8° come minima e come massima 26,6°C;da considerare anche che l'aereoporto rispetto alla città é situato in una zona piu' fredda.
Invece nella zona piu' settentrionale del paese le temperature massima hanno superato i 30°C,ecco alcuni esempi:Tartagal 38,8°C, Santiago del Estero 37,0°C, Vila de Maria 35,6°C, Oran 35,4°C, Ceres e Las Lomitas 35,2°C (minima 19,8°C in quest'ultima), Catamarca 34,8°C,Tartagal 35,8°C, Las Lomitas 35,4°C, Oran 35,3°C, mentre Resistencia non ha superato i 32,2°C ma con una minima di ben 20,2°C.

Spettacolare immagine della Pampa Argentina,sullo sfondo le ande innevate.

Questa situazione anomala invernale si é verificata anche in Paraguay,ase 5 "G.ral A.Jara" 38,4°C, Mariscal Estigarribia 38,0°C (minima 22,2°C), Prats-Gil 37,7°C, Pozo Colorado 37,2°C, Concepcion 34,5°C, Asuncion 33,4°C (minima 21,9°C). Alcune medie di agosto, in °C: Mariscal Estigarribia 14,3°/28,9°, Asuncion 14,2°/24,2°, Concepcion 26,5,questi alcuni estremi termici di venerdì scorso.

L'Uragano Isaac si è rafforzato fino a divenire di categoria 1 e nella nottata appena trascorsa ha effettuato il landfall sulla costa sud-orientale della Louisiana. Il pericolo imminente, rappresentato dalla forza dell'Uragano, ha costretto il presidente americano Barack Obama ha dichiarare lo stato di emergenza.

In quasi tutte le città gli abitanti si sono preparati al meglio, alcuni lasciando l'area, altri barricandosi in casa, chiudendo le finestre, le porte, dopo aver fatto scorta di viveri. Nelle prossime ore sono infatti attesi ulteriori accumuli precipitativi.

Paura anche per la città di New Orleans, che a distanza di sette anni, dopo Katrina, viene di nuovo colpita da un Uragano. Isaac, di categoria uno, è accompagnato da venti che spesso superano i 120 km/h. Lungo la fascia costiera sta generando delle mareggiate e le onde superano i 6 metri di altezza.
La città è un deserto; voli cancellati, nessuna auto in circolazione e persone tutte rintanate all'interno delle proprie abitazioni. Isaac è previsto muoversi molto lentamente verso nord e questo non è affatto un bene, perchè il quantitativo di pioggia scaricato al suolo diverrà notevole e in talune aree è addirittura previsto un accumulo superiore ai 500 mm.

Nello scorso fine settimana nelle regioni Balcaniche si sono registrate temperature elevatissime con massime che hanno anche superato la soglia dei 40°C.
Rousse (Bulgaria) 42,5°C, Loznica (Serbia) 41,0°C, Svichtov (Bulgaria) e Valjevo (Serbia) 40,8°C, Demir Kapija (Macedonia), Lovetch (Bulgaria) e Argirocastro (Albania) 40,6°C, Baja (Ungheria), Cuprija (Serbia), Podgorica (Montenegro) e Osijek (Croazia) 40,4°C, Calarasi (Romania) e Gevgelija (Macedonia) 40,3°C.


Con questo é tutto,vi ringraziamo come sempre e vi aspettiamo tra 7 giorni,ricordando che lo staff di genovameteo.it é ha vostra disposizione.


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Alle porte di un nuovo (blando) peggioramento. Dal week-end clima più settembrino

A cura di Marco Ellena, 29 Aug 2012 alle ore 7:00

Bentornati nuovamente su genovameteo.it
La giornata odierna segnerà il passaggio da una situazione stabile e soleggiata degli ultimi giorni a condizioni maggiormente perturbate che caratterizzeranno principalmente domani e dopodomani.
Oggi sarà dunque una giornata transitoria, inizialmente soleggiata ma con nubi in progressivo e inarrestabile aumento, peggioramento che si concludera appunto entro la notte su tutta la Regione.
Giungeranno nuove piogge che saranno, però, ancora più blande dell'ultimo peggioramento e creeranno un clima grigio e uggioso con sporadiche deboli piogge sparse.
Ma ciò su cui vogliamo porre attenzione è il capitolo temperature: la giornata odierna sarà sicuramente la più calda in quanto l'approssimarsi del peggioramento richiamerà nei bassi strati dell'atmosfera (come accade sempre in questi casi) aria più calda e un po più umida da sud. In seguito, il peggioramento serale limiterà la dissipazione di calore notturna e questo renderà anche la prossima serata un po più calda rispetto alle ultime a cui ci siamo abituati con valori attorno ai 20°C o superiori. Nella giornata di domani, poi, il sopraggiungere dei piovaschi tenderà a mantenere le temperature pressapoco costanti o comunque a limitare notevolmente il rialzo termico diurno. Dunque domani saranno sopratutto le massime a superare il calo mentre, sempre a causa della copertura nuvolosa che permarrà anche nella serata di domani, i valori minimi non subiranno sostanziali mutamenti e si manterranno su valori piuttosto alti.
La seconda giornata perturbata, Venerdì, vedrà sostanzialmente un bis di clima grigio e piovaschi sparsi come nella giornata precedente, con massime sostanzialmente stazionarie (e quindi in calo rispetto alle odierne) ma interessante sarà la dinamica termica che si avrà dalla serata di venerdì per cui il superamento del fronte attiverà una generale rotazione della circolazione verso nord. Questo comporterà un primo sensibile calo termico già nella serata di Venerdì ma anche un nuovo, lento calo della copertura nuvolosa.
Sabato potrebbero ancora esserci (specie al mattino e maggiormente sui settori centro e levante) qualche nuvola a sparsa a dare fastidio ma, il lento allontanarsi del fronte perturbato e la circolazione settentrionale pulirà sempre più i cieli liguri da ponente a levante e farà scivolare via nuovamente una porzione di umidità. Le temperature massime potrebbero guadagnare un paio di gradi ma molto interessante sarà ciò che accadrà invece nella serata di Sabato per cui i cieli tersi, i bassi livelli di umidità e le correnti settentrionali faranno abbassare sensibilemnte le temperature notturne, addirittura in diverse località costiere si potrebbero raggiungere i 15/17°C mentre nella giornata successiva, Domenica, a far spalla ad un slendido sole e un cielo terso potrebbero esserci massime che non dovrebbero superare i 25°C (solo localmente potrà succedere in zone particolarmente riparate dalle correnti settentrionali). Dunque per Domenica, a conclusione totale di questi movimenti atmosferici, potremmo avere temperature tra i 3°C e i 5°C inferiori rispetto alle attuali temperature (già notevolmente più basse rispetto alla settimana scorsa)...insomma un'autunno che avanza? Un'Estate che vacilla? Troopo presto immaginare una debacle estiva ad inizio Settembre, più semplice pensare che la stagione estiva sta naturalmente evolvendo verso l'Estate di Settembre, spesso meno umida e arida di quella agostana. Quando avremo una situazione più chiara sul medio e lungo termine interverremo sicuramente con una news ad hoc, per ora non possiamo far altro che augurarvi una buona giornata!

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Declino termico

A cura di Marco Ellena, 28 Aug 2012 alle ore 7:00

Bentornati ancora una volta su genovameteo.it
La giornata odierna sarà ancora una volta caratterizzata da sole e clima decisamente gradevole con tassi di umidità accettabili e serate piuttosto fresche.
Una situazione decisamente lontana dagli stati di disagio da caldo-umido vissuti per lunghe settimane nel recente passato. Tale situazione perdurerà, sostanzialmente inalterata anche nella giornata di domani quando, però, dal pomeriggio (sul ponente)-sera(sul levante) la copertura nuvolosa sarà in progressivo aumento per l'approssimarsi di una nuova perturbazione che riporterà qualche pioggia sopratutto nella giornata di giovedì (con fenomeni che al momento però sembrano piuttosto deboli) e con coda uggiosa nella giornata di Venerdì. Successivamente sarà nuovamente il sole a farla da padrona sulla Liguria (anche se è ancora presto stabilire se questo sole sarà solo una "comparsata" o se sarà una condizione più duratura) anche se il termometro non rimarrà insensibile a questa prospettiva meteo: se, difatti, già diversi gradi sono stati persi successivamente ai temporali verificatesi lo scorso Sabato sera, anche questa blanda passata perturabta porterà in dote un generale calo termico che dovrebbe perdurare anche al ritorno del sole (calo termico che potrebbe attestarsi tra 2 e addirittura 5 gradi rispetto alle termiche odierne)...insomma la stagione evolve anche se continua a preoccuparci la situazione di elevata siccità che questi blandi fenomeni precipitativi non aiutano minimamente a risanare. Ci sarà tempo per piogge più serie...

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Addio afa. Giornate calde ma non afose e serate fresche. L'estate mostra i primi scricchiolii

A cura di Marco Ellena, 27 Aug 2012 alle ore 7:00

Bentornati ancora una voltta su genovameteo.it e come ogni Lunedì consentiteci di farvi gli auguri di un buon inizio settimana.
Venendo alla meteo nelle ultime ore i modelli previsionali sembrano aver leggermente cambiato rotta a favore di una situazione anticiclonica estiva meno marcata di quanto atteso anche dalla nostra ultima Macchina del Tempo tanto che potrebbero iniziare i primi tentennamenti veri e propri, i primi scricchiolii di una stagione Estiva che sarà comunque dura a morire.
Ma veniamo per gradi perchè i primi tre giorni di questa settimana vedranno sostanzialmente condizioni soleggiate ma decisamente meno umide (e dunque meno afose) delle ultime settimane. Durante il giorno si toccheranno massime ragguardevoli, talvolta anche sopra i 30°C molto più spesso nell'interno dei 30°C ma, il fatto che i tassi di umidità siano in generale calo, fa si che nelle ore serali non vi sia più quella cappa di nubi basse e umido che aveva caratterizzato praticamente interamente l'ultimo mese. Cieli maggiormente tersi che, nelle ore serali avrà anche il merito di consentire un maggior rilascio di calore delle ore diurne e duenque temperature sicuramente fresche e molto gradevoli. Dunque addio notti insonni, addio giornate afose da bocheggiare, l'Estate avanza ma con clima decismente molto più sopportabile.
Ma gli scricchiolii, come dicevamo in precedenza, iniziano a farsi sentire così nelle giornate di Giovedì e Venerdì sarà probabile un debole passaggio perturbato che porterà nubi (molte) e piogge (poche) generalmente di debole intensità.

Insomma una situazione in evoluzione in attesa del crack vero e proprio di una stagione estiva che promette nuovi record. Attendiamo con ansia la fine del mese per stilare le nostre statistiche e capire come + trascorso l'ultimo mese ma la sensazione che le termiche siano vicine al record per il caldo mentre sicuramente i livelli pluviometrici saranno catalogati a livelli sahariani...una situazione complicata che speriamo nel prossimo futuro di capire meglio in attesa che ARPAL ci fornisca dati ufficilai dei livelli idrici dei principali invasi o corsi d'acqua.

Per ora è tutto, avremo modo e tempo di ritornare sul peggioramento atteso (che dunque inizieremo a monitorare fin da oggi) e daremo anche uno sguardo oltre il breve-medio termine per capire che ne sarà di questa Estate che sembra veramente interminabile.

Dunque a presto e buona navigazione su genovameteo.it!!

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Tutto è andato come previsto...da quasi tutti

A cura di Marco Ellena, 26 Aug 2012 alle ore 11:10

Il surriscaldamento globale causa tutta una serie di conseguenze che personalmente classificherei in conseguenze primarie (es. scioglimento ghiacciai, estremizzazione del clima, spostamento dei flussi atmosferici, tropicalizzazioni e desertificazioni, ecc...) e in conseguenze secondarie in conseguenze, cioè, che dipendono non direttamente dalla causa primaria ma dai suoi effetti primari; ecco dunque che agli effetti ormai evidenti del cambiamento climatico montano preoccupazioni, attenzioni sempre più morbose di giornali e media che, ricordiamolo, ormai sempre più si preoccupano di vendere un prodotto piuttosto che informare.
Ecco allora che in una situazione abbastanza duratura di calma meteorologica, al primo normalissimo temporale estivo, il primo che grida "al lupo, al lupo!!" viene sbattuto in prima pagina su tutti i giornali e i telegiornali.
A nostro modo di vedere, lo scatenare eccessivi allarmismi ha le stesse conseguenze negative di non prevedere un fenomeno meteorologicamente rilevante perchè tutta la popolazione, alla prossima allerta (questa volta reale) penseremo "si, se l'allerta è come quella della volta scorsa stiamo tranquilli!" e quindi via con la macchina per le strade della Città, via a fare la nostra vita di tutti i giorni come se nulla fosse ed è allora che succedono i drammi, come lo scorso Novembre a Genova o una settimana prima nello spezzino.
Ammettiamolo, in quel triste autunno tutti noi abbiamo pensato a qualcosa del genere successivamente all'allerta lanciata e siamo rimasti fregati.

Ribadiamo anche noi quanto l'ARPAL ha dichiarato nei giorni scorsi: l'unico organo autorizzato a lanciare allerte è l'ARPAL stessa mentre tutti gli altri possono fare considerazioni sulla base di esperienza, buon senso, passione...quello che noi di genovameteo.it dichiariamo di fare ogni giorno.
Siamo uin sito amatoriale, gestito da persone che hanno la pura passione per la materia, senza scopo di lucro, con sola conoscenza del territorio in cui viviamo.
Sbaglieremo, abbiamo sbagliato in passato e probabilmente accadrà ancora in futuro ma di una cosa potete stare certi: in tutto ciò che scriviamo c'è sempre la regola generale del buon senso e permettetici di dire che, nel caso dell'ultimo atteso peggioramento, il buon senso non poteva far altro che ipotizzare uno scenario come quello che è poi effettivamente accaduto fatto di un rapido e modesto transito temporalesco che, tra l'altro, non riuscirà neppure ad interrompere la lunga siccità ne la calura di questa estate 2012.

In conclusione non vogliamo sparare su nessuno ne incensare nessun altro ma cercare di consigliarvi di leggere sempre con occhio critico le informazioni che si ritrovano sul web.
Internet è una fonte inesauribile di informazioni e per questa stessa sua natura, qualunque sia l'argomento, troverete sempre qualcuno che parla fuori dal coro e spesso il rischio è quello di dare maggior peso alla voce che noi vogliamo sentire.
Questo è un errore veniale per un comune web-navigatore, un errore imperdonabile da parte di chi per mestiere dovrebbe riportare delle notizie e quindi soppesare le fonti, tutte.

Dunque lasciamoci alle spalle questo episodio, tenete bene aperti gli occhi (ma sopratutto il cervello) e al prossimo avviso o allerta meteo tenetela sempre in considerazione specie se più fonti annunciano tale condizione (e per fonti non intendo gli organi di stampa, dato che ormai non lo sono più) e cercate sempre di usare massima cuatela nella gestione delle stesse.

Non mi resta che augurarvi, da parte mia e dello staff di genovameteo.it una buona e soleggiata Domenica!

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Temporali confermati ma ridimensionati. Venti forti e afa forse significativamente in ritirata la prossima settimana

A cura di Marco Ellena, 24 Aug 2012 alle ore 11:04

In base alle ultimissime nostre elaborazioni sembra che la linea temporalesca attesa (e confermata) si sia ulteriormente ridimensionata e forse anticipata di qualche ora: la giornata più marcatamente coperta sarà Sabato con deboli fenomeni intermittenti. La fase più acuta dovrebbe transitare attorno a mezzanotte per poi riavere un miglioramento già dalla mattinata di Domenica. Significativa invece la ventilazione che sarà forte fino alla sera tra Sabato e Domenica da S con relativo aumento del moto ondoso fino a molto mosso. Da domenica rotazione dei venti dai quadranti settentrionali (tramontana) con relativo calo termico e di umidità che a differenza delle iniziali previsioni potrebbe garantire clima caldo ma decisamente più sopportabile per buona parte della settimana scalzando, di fatto, l'atteso ritorno dell'afa come precedentemente annunciato. Vi terremo comunque aggiornati sulle ultime dai modelli.

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La Macchina del Tempo di Venerdì 24 Agosto

A cura di Marco Ellena, 24 Aug 2012 alle ore 0:02

Non si fa altro che parlare della possibilità di bombe d’acqua, di alluvioni lampo, di rischio inondazioni catastrofiche. Cosa accadrà realmente?

Premesso che non crediamo di avere la sfera di cristallo e che tutto è possibile ma non vogliamo nemmeno cedere a facili allarmismi o a catastrofismi più mediatici che reali.
Una cosa è certa: tra Sabato 25 e Domenica 26 riceveremo una bella sberla temporalesca, che potrà anche causare disagi o locali allagamenti ma siamo ben distanti sia dalla fine dell’Estate che da situazioni in stile Alluvione del genovesato dello scorso Novembre come da alcune fonti annunciate e vi spieghiamo perché.

Ciò che accadrà tra Sabato sera e Domenica mattina sarà un parziale arretramento del fronte anticiclonico nord-africano (come già annunciato alcuni giorni fa) che consentirà a flussi più freschi e umidi (quindi instabili) di insinuarsi all’interno del nostro territorio nazionale prima lambendo appena le Alpi, poi infiltrandosi in pianura padana e solo marginalmente insinuandosi tra le valli appenniniche liguri con alcune puntate sporadiche sui settori maggiormente vulnerabili a queste correnti e dunque savonese e genovesato.

Il tutto alimentato da una serie di minimi depressionari nord-atlantici che fungeranno da mulinello e da vettore per tali correnti che dunque, di sicuro, giungeranno sul nostro Paese. E’ molto facile dunque ipotizzare che, date le temperature e i tassi di umidità presenti sul nostro paese si possano autogenerare (e rigenerare) enomeni temporaleschi anche molto violenti e possibili grandinate. Le maggiori aree a rischio saranno principalmente le aree a ridosso della catena alpina e la Pianura Padana, marginalmente anche i settori centrali e l’estremo levante ligure.
La finestra, però, rimarrà aperta a tali flussi veramente per brevissimo tempo, ipotizziamo noi circa 12 ore durante le quali efettivamente si potranno sviluppare e riversare al suolo temporali anche importanti.
Il tempo però è molto limitato e se anche tali fenomeni ci saranno questi saranno relativamente di breve durata. Ciò che ci preoccupa maggiormente, invece, non è tanto il quantitativo di acqua precipitata al suolo quanto la capacità dei terreni di assorbirla (data la fase siccitosa che ci portiamo dietro ormai da alcuni mesi) e lo stato dei sistemi di ricezione delle acque di scolo nei centri urbani: la forte siccità di questi mesi, difatti, sta causando una moria sempre più significativa di specie vegetali e la caduta di foglie e rami secchi dagli alberi come se fosse autunno. Questa situazione di “autunno anticipato” sul ramo delle manutenzioni ai sistemi di raccolta acque potrebbe, a nostro modo di vedere, causare i maggiori problemi con tombini e feritoie occluse da rami e foglie secche e con i relativi disagi per allagamenti. Problema e preoccupazione che lanciammo già alcuni giorni fa e che ora, con il primo caso di pioggia seria dopo mesi di siccità si presenta in maniera preoccupante.
Dunque si tratterà di uno schiaffo temporalesco violento ma decisamente rapido, che causerà dolori più per l’incuria umana che per la portata del fenomeno. La situazione da monitorare sarà da Sabato sera fino a Domenica mattina superata la quale torneranno le prime schiarite.
Contemporaneamente ai fenomeni precipitativi si dovrebbero (temporaneamente) abbassare le temperature specie le massime di Domenica e le minime tra Domenica e Lunedì complice anche il rasserenamento dei cieli che dovrebbe giungere entro la serata di Domenica.
Poi?
Poi si ritorna al vecchio registro: la formazione di un vortice depressionario molto profondo ad ovest delle coste irlandesi richiamerà attorno al suo minimo aria più calda da sud che andrà ad investire in pieno il nostro paese che si troverà nel mezzo del suo percorso.
Si verrà, dunque, a formare e a re-instaurarsi un promontorio anticiclonico nord-africano ad est del minimo (e coinvolgerà interamente l’Italia) mentre da ovest anche l’Anticiclone delle Azzorre tenderà a premere tale mostro ciclonico irlandese.

Questo darà una sola via d’uscita a tale vortice che, cosi premuto e schiacciato da est, ovest e sud potrà solo esplodere e sgonfiarsi verso nord.
I grandi anticicloni estivi l’avranno insomma subito vinta e si ri-instaureranno condizioni soleggiate molto calde e umide che proseguiranno fin verso il finire della settimana e probabilmente ben oltre.

Sbirciando il lungo termine, difatti, sembra che almeno fino alla prima metà di Settembre non ci saranno arretramenti ne attacchi convinti dell’autunno al fortino estivo e dunque si ritornerà a boccheggiare e lo si farà probabilmente ancora per diverse settimane…dunque godiamoci la parentesi (perché resterà tale) di Domenica mattina.

Vediamo ora un rapido sunto previsionale per il periodo 24-31 Agosto 2012:

Venerdì 24 cieli cupi la notte e al primo mattino a causa dell’ingente masse di umidità proveniente dalle ore di buio. Con il passare delle ore saranno possibili schiarite sempre più diffuse specie sulle due riviere ma localmente anche sui settori centrali. Torna a rannuvolarsi per cappa di umidità verso sera. Precipitazioni comunque assenti, venti deboli o moderati da SE, temperature stazionarie.

Sabato 25 cieli molto nuvolosi al mattino con parziale dissolvimento delle nubi nel corso della mattinata fino a cieli irregolarmente nuvolosi sulle due riviere. Più difficile che ciò avvenga sui settori centrali. Dal pomeriggio nuovo incremento della nuvolosità da ovest via via verso est con cieli coperti ovunque entro sera. In tarda serata possibili fenomeni temporaleschi nell’entroterra del ponente con sconfinamenti, nel corso delle ore sulle aree costiere. Inizialmente asciutto altrove ma con peggioramento imminente. Ventilazione in rinforzo dai quadranti di SE fino a moderati, temperature stazionarie.

Domenica 26 cieli coperti ovunque la notte e al primo mattino con fenomeni temporaleschi anche di forte intensità (PRESTARE MASSIMA ATTENZIONE) specie sui settori centrali nelle prime ore della notte con esaurimento dei fenomeni più intensi entro la mattinata. Dal mattino esaurimento completo dei fenomeni a ponente, attorno a metà giornata sui settori centrali e a levante entro il pomeriggio ove saranno, sporadicamente, possibili ancora locali fenomeni di forte intensità. Dalla serata schiarite che si diffonderanno presto su tutta la Regione entro tarda serata con relativo esaurimento totale dei fenomeni precipitativi. Temperature in sensibile calo, venti tra deboli e moderati da SE ma in rotazione ai quadranti settentrionali (sempre moderati) entro la mattinata.

Lunedì 27 torna a splendere il sole in Liguria con una mattinata meravigliosa: cieli tersi, azzurri e soleggiati ovunque, un po fresco al mattino ma con temperature in rapida risalita nelle ore centrali della giornata, precipitazioni assenti. Temperature in deciso rialzo da metà mattinata, venti moderati da N/NW

Martedì 28 cieli sereni o poco nuvolosi ovunque, torna l’umidità. Condizioni di disagio fisiologico da caldo nelle ore centrali della giornata. Precipitazioni assenti, temperature in ulteriore sensibile rialzo, venti deboli e a regime di brezza.

Mercoledì 29 cieli sereni o poco nuvolosi. Precipitazioni assenti e nuovamente sensazione di afa. Venti deboli a regime di brezza, temperature in ulteriore lieve rialzo.

Giovedì 30 ancora condizioni soleggiate e nuovamente molto calde e umide. Possibili foschie nelle ore serali e al primo mattino a causa degli elevati tassi di umidità. Precipitazioni assenti, venti deboli a regime di brezza, temperature stazionarie.

Venerdì 31 saluterà il mese di agosto nei migliori dei modi: sole e molto caldo sembrano essere garantiti ma attendiamo conferme dai modelli!

Per ora è tutto, vi salutiamo e vi avvisiamo che seguiremo ora per ora il presunto peggioramento atteso dalla srata di Sabato per darvi tutte le news dell’ultimo minuto…dunque restate con noi!

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Possibile primo break autunnale domenica?

A cura di Marco Ellena, 23 Aug 2012 alle ore 7:00

Dopo caldo e una fase di siccità piuttosto prolungata fa decisamente notizia la possibilità che si paventa da alcuni giorni di una possibile giornata piovosa Domenica prossima. In effetti i modelli suggeriscono tali scenari da alcuni giorni sebbene non sia molto chiara ancora l'entità dello spiffero instabile che bisognerà capire in che modo e se effettivamente riuscirà a oltrepassare la barriera alpina. In effetti, ciò che su molti organi di stampa viene visto come un'evento importante per il proseguo della stagione, non è del tutto come raccontato in quanto si tratterà maggiormente di una parentesi più che di un cambio netto stagionale. Già per inizio settembre, difatti, sarà possibile come già accennato ieri ad una nuova ondata calda (meno intensa delle precedenti) di matrice africana e dunque anche molto umida.
Tornando invece alle possibili prospettive per Domenica, limitando i nostri ragionamenti alla Liguria (perchè per altre zone del nord la situazione potrebbe essere molto differente) possiamo dire che abbiamo una doppia incognita: oltre alla barriera alpina bisognerà capire come reggera l'ulteriore barriera appenninica. Dunque se i temporali ci saranno giungeranno pincipalmente dall'entroterra e non dal mare come nei classici fortunali di fine estate proprio perchè questo non è un fenomeno di fine estate. Sarà comunque molto interessante capire, comunque, come reagirà il mar Ligure anche in virtù del fatto che in questi mesi di caldo e sole ha accumulato ingenti quantità di calore e dunque in possesso di una scorta di energia da liberare molto significativa. Come si comporterà il Mar Ligure a questo primo disturbo instabile? Si dimostrerà il "nostro" mare irrascibile o farà scivolare via senza disturbo questa piccola parentesi instabile? Domande non da poco conto perchè potrebbe condizionare il meteo di Domenica in modo molto significativo: se sarà insensibile alla stimolazione domenicale, difatti, la giornata scivolerà con qualche annuvolamento alternato a fasi soleggiate, qualche temporale nell'entroterra e forse qualche spruzzatina anche sulla costa qua e la, se invece deciderà di reagire potrebbero svilupparsi temporali marittimi anche forti. Una situazione veramente intrigata ed enigmatica come piacciono a noi (e forse un po meno a coloro che confidano nelle previsioni meteo come bibbia scientifica) e che cercheremo di districare meglio nella consueta rubrica del Venerdì "La Macchina del Tempo" online come sempre già nelle prime ore della notte, dunque edizione importante, non perdetela!!!

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Speciale caldo rovente in Europa.

A cura di Gabriele169, 22 Aug 2012 alle ore 13:01

Grand caldo negli ultimi giorni e nelle ultime ore in quasi tutta Europa,é solo una delle tante ondate di calore di questa estate.
Valori elevati nello scorso fine settimana in Francia,sabato 18 agosto 42,4°C a Montgivray,41,6°C ad Auzances, 41,5°C a Montluçon, 41,1°C ad Argentan sur Creuse e Saint-Martinien, 41,0°C a Branceilles, 40,8°C a Blanc-Arci, 40,5°C a Maisonnais e Tendu, 40,3°C ad Auxerre e Chateauroux, 40,2°C a Saint-Maur e Reignac.
Nei pirenei a quasi 3000 metri di altitudine la temperatura ha raggiunto i 20°C mentre a parigi valori prosssimi ai 40°C,temperature del genere non si verificavano dal 2003,estate famosa anche quella per i valori elevati.

Valori molto elevati anche sulle alpi svizzere,12,8°C a Jungfraujoch (m 3580), che supera il record assoluto del luglio 2005 e quasi ridicolizza i valori del 2003. Sempre domenica, 29,7°C a Zermatt (oltre 1600 m), 21,6°C ai 2473 m del Gran San Bernardo, 19,5°C a Eggishorn. Record al Corvatsch (m 3315), sempre in Svizzera, con 13,2°C domenica, 1 decimo oltre il luglio 1983,Zermatt 30,0°C(nella foto qui sotto)

Caldo anche in Austria,Vienna è arrivata fino a 36,3°C (stazione Hohe Warte). 36,2°C a Retz, 35,6°C a Vienna-Schwechat, 35,3°C a Eisenstadt, 20,3°C ai 2247 m del Patscherkofel, 11,5°C ai 3105 metri del Sonnblick,temperature massime registrate lunedì 20.

Germania nel forno con temperature record,domenica scorsa nel nord ovest germanico le temperature sono state elevatissime,con 38,4°C ad Andernach, 38,0°C a Noervenich, 37,9°C a Treviri, 37,8°C a Coblenza, 37,6°C all'Aeroporto Koeln/Bonn.
Lunedì 20 agosto in Germania, record a Lipsia (37,2°C a Schkeuditz, 37,1°C a Leipzig-Sued), Dresda (37,3°C a Klotzsche).
Anche in belgio il caldo si é fatto sentire,nella giornata di domenica si sono raggiunti i 36,9°C a Kleine-Brogel (sabato 36,5°C), seguita dai 35,7°C di Schaffen e dai 35,6°C di Bierset. 34,3°C a Bruxelles, che aveva fatto meglio sabato con 34,5°C.

Ma i piu' tanti record come temperature massime registrate sono da assegnare alla Repubblica Ceca,Record nazionale a Dobrichovice, vicino a Praga, con 40,4°C (precedente primato nazionale 40,2°C, a Uhrives, nel 1983). 39,6°C a Praga-Libus, 39,4°C a Doksany, 38,0°C a Praga-Kbeli, 37,4°C a Praga-Ruzyne, 37,1°C a Brno.
Molto caldo anche in Slovacchia, con 36,4°C a Dudince e Hurbanovo, 35,8°C a Bratislava, 15,9°C ai 2633 m del Lomnicky Stit.
Immagine odierna di praga.

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Lungo Termine: l'Etstate resiste sul Mediterraneo almeno fino ad inizio Settembre ma aumenterà progressivamente l'instabilità

A cura di Marco Ellena, 22 Aug 2012 alle ore 7:00

Per chi come noi è appassionato di meteorologia non può che trovare giovamento da condizioni meteo diverse da quelle che viviamo oggi, piuttosto monotone e prive di "colpi di scena" particolari, indipendentemente dal fatto per cui ad ogniuno di noi possa piacere maggiormente caldo o freddo. Quello che però sta diventando un film molto appassionante riguarda l'entrata in scena dell'Autunno, ormai imminente per molti Paesi dell'Europa centro-settentrionale. La linea di demarcazione tra i grossi anticicloni estivi (azzorre, nord-africano e russo) sembra oggi molto dinamico e in decisa ritirata.
Se fino a qualche giorno fa, difatti il bordo settentrionale di questo blocco anticiclonico lambiva latitudini polari, ora sembra che tale linea sia in netta discesa verso sud.
Nei prossimi giorni le prime aree europee a capitolare saranno nord Norvegia, Siberia, Islanda, Irlanda e coste scozzesi ma ben presto flussi autunnali giungeranno fin su buona parte di Francia e Germania a dimostrazione che la distesa anticiclonica è in decisa contrazione verso sud ma non solo: a modificarsi non sarà solo l'estensione del nucleo estivo ma anche il suo baricentro non più orgnizzato in senso parallelo ma con maggiori frastagliature, insenature, zigzag lungo i suoi bordi. Cosa comporta questo fatto? Sicuramente aumenterà la superficie di contatto tra i due blocchi atmosferici autunnale (fresco ed instabile) e quello estivo caldo-umido. Questo aumenterà sensibilmente il rischio, specie lungo la linea di confine tra Estate e Autunno di formazioni temporalesche, grandinate e acquazzoni talvolta anche violenti, insomma i classici fortunali di fine Estate.
Nelle prossime settimane principale scenario di tali fenomeni saranbno Francia e Germania mentre più a nord ormai sarà già autunno pieno con cieli grigi, venti forti e piovaschi diffusi.
Sul bacino mediterraneo, invece, data la sua collocazione più meridionale la coperta anticiclonica riuscirà ancora per alcune settimane a garantire protezione ai Paesi su cui si affacciano ma in realtà, in un Vecchio Continente in cui sono in atto grossi movimenti, qualche influenza ci sarà pure qui. Se, difatti, le carte parlano di una buona copertura anticiclonica almeno fino alla prima settimana di Settembre (anzi proprio con l'inizio di Settembre sarà possibile un nuovo "schiaffo" africano, sebbene meno forte dei precedenti) è altresì vero che l'Italia (specie le regioni settentrionali) saranno via via sempre più vicine a questa linea di demarcazione Estate-Autunno che in certe occasioni già tenderà ad affacciarsi sui versanti italiani. Il primo caso sarà Domenica 26 Agosto ma non sarà l'unico...dunque caldo e soli garantiti ancora per molte settimane ma con qualche rischio in più di beccarsi un acquazzone improvviso o con qualche fase temporalesca molto rapida.
A quando la prima vera fase autunnale anche sulla nostra Regione?
Per ora nulla fa presagire che ciò possa accadere prima del giro di boa del mese di Settembre, possiamo comunque dire che questi ammiccamenti dei flussi instabili che domineranno il territorio oltralpe inizieranno a scavare sotto le fondamenta dell'Estate Mediterranea in attesa dell'affondo finale che, quando avverrà, farà crollare il castello estivo anche sul nostro Paese. Terremo comunque d'occhio la situazione e vi aggiorneremo qualora vi fossero notizie interessanti dai modelli.

Sotto la possibile "strisciata" autunnale di Domenica 26 Agosto al nord:

Sotto la possibile fiammata africana di inizio Settembre:

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Quando i temporali estivi parlano!

A cura di Marco Ellena, 21 Aug 2012 alle ore 13:17

Come fa un temporale a parlare, a comunicarci qualcosa? Sembra una follia ma in realtà è proprio così come spesso accade per quasi tutti gli eventi Naturali: anche se spesso gli eventi sembrano mossi dal caso, quasi mai è così ed ogni evento parla di un origine che l'ha causato.
Nel caso dei emporali estivi, difatti, non tutti i fenomeni sono uguali a se stessi: talvolta i temporali si sviluppano nelle aree interne e scaricano tutta la loro potenza in loco; talvolta si formano in aree interne e si diffondono verso la costa; alcune volte generano solo forti acquazzoni, altre volte anche grandine, talvolta solo una leggera pioggerella; altre volte si generano in mare; altre volte si formano ma non concludono in alcun fenomeno precipitativo. Insomma mille varianti di un fenomeno atmosferico identico ma che con, queste variabili, può dirci molto non solo dello stato dell'atmosfera ma anche di flussi atmosferici più globali come quelli che ci indicano in che condizioni di salute si trova un intera stagione.
Per capire tutto questo dobbiamo innanzitutto capire come si forma un temporale e quali sono i parametri che ne influenzano formazione e intensità.
Partiamo fissando un concetto chiave: la formazione delle nubi, ivi comprese quelle temporalesche, non dipende solo da questioni termiche per cui a quote elevate la temperatura scende e dunque l’aria si condensa ma principalmente per processi adiabatici ovvero per applicazione di pressioni diverse che possono deformare una massa d’aria presente in una determinata area geografica. Più si sale di quota, più tale pressione risulta inferiore ma perché?? Il concetto è piuttosto semplice in realtà: la pressione esercitata dall’atmosfera su un qualunque corpo, a parità di condizioni di umidità e temperatura, dipende dalla quantità di atmosfera presente nelle superfici atmosferiche soprastanti e che, grazie alla gravità, possono esercitare verso il basso.
Se dunque immagino di andare al mare, dunque ad una quota prossima allo zero avrò una certa quantità di atmosfera sulla testa che esercita pressione, se vado in collina questa quantità (e dunque la pressione) sarà inferiore, se vado in alta montagna ancora meno.

Per lo stesso principio, quando in cucina decido di farmi un piatto di pasta e metto a bollire una pentola d’acqua, il suo comportamento sarà diverso se il piatto di pasta decido di farlo al mare, in campagna o in montagna: l’acqua se riscaldata aumenta il movimento delle sue molecole interne in quanto gli viene fornita energia (termica) dalla fiamma del fornello. Questo molecole vibrano sempre più velocemente aumentando la loro pressione interna fino a quando superano di quel pelo la pressione atmosferica che esercita pressione anche sulla pentola d’acqua. A quel punto, riuscendo a vincere la pressione dell’atmosfera, le molecole riescono a dissociarsi e a liberarsi in atmosfera mediante il fenomeno dell’ebollizione. Maggiore sarà la pressione atmosferica esercitata sulla pentola d’acqua, maggiore sarà l’energia necessaria per raggiungere questo punto, minore è la pressione atmosferica minore sarà l’energia necessaria per raggiungere il punto di ebollizione. E’ per questo motivo che in montagna potrete cuocere la pasta in meno tempo (la temperatura di ebollizione sarà inferiore rispetto che al mare) ma cuocerà anche meno bene proprio perché la temperatura dell’acqua non riuscirà mai a raggiungere i valori che raggiunge al mare (e dunque farete una pasta probabilmente più “al dente”). Viceversa, al mare, dovendo superare una pressione atmosferica maggiore, l’energia necessaria sara superiore e dunque la quantità di calore necessaria più alta. Ecco che dunque l’acqua bolle a temperature superiori (con relativa necessità di maggior tempo per raggiungere tale temperatura più alta) ma la pasta cuocerà meglio perché in acqua più calda che in montagna.
Le nubi temporalesce, in sostanza, seguono questo principio visto nell’ottica di una persona che dal mare si sposta in montagna:
le masse d’aria, spostandosi per ostacoli orografici (catene montuose) a quote superiori viene sottoposta a pressione differente, inferiore raffreddandosi. Dunque è vero che l’aria si raffredda perché sale di quota ma non a causa della quota di per se ma perché sottoposta a pressioni inferiori.
Raffreddandosi la quota di vapor acqueo presente nell’aria si condensa formando le classiche nubi.

Questa è la formazione della nube tradizionale.
Nella nube temporalesca entra in gioco un altro fattore: la spinta verso l’alto della massa d’aria non è favorita solo da ostacoli fisici, orografici, ma anche dai cosiddetti moti convettivi.

Oggi sappiamo che quella che noi definiamo comunemente “aria” è in realtà un mix di molte componenti come Ossigeno, Anidride Carbonica, Ozono ma anche acqua, si avete capito bene, acqua. Noi siamo abituati a conoscere l’acqua sotto forma aggregata ovvero ove le sue molecole legate le une alle altre formano un composto tangibile come l’acqua liquida che usiamo nella vita quotidiana. L’acqua, però, se le molecole risultano dissociate, non legate le une alle altre, passa in fase gassosa sotto forma di quello che è meglio conosciuto come Vapor Acqueo.
Bene, il vapor acqueo è una componente essenziale dell’aria che respiriamo ogni giorno e anzi è La Componente che spesso determina i fenomeni atmosferici che si studiano in meteorologia.
La quantità di vapor acqueo presente in atmosfera è definita come umidità atmosferica e indicata come percentuale nella variante “umidità relativa” ovvero la quantità di vapor acqueo presente in atmosfera rispetto a qanto quella massa d’aria in quelle condizioni di pressione e temperatura può contenere. Per cui se lo 0% indica totale assenza di Vapor Acqueo (condizione incompatibile con la sopravvivenza di ogni essere vivente) al 100% indica la condizione per cui il vapor acqueo satura l’atmosfera ed inizia ad aggregarsi, condensando e formando gocce di acqua liquida.
Questo 100% (e quindi la quantità fisica di vapor acqueo massima disponibile in atmosfera) non è un valore assoluto (e per questo espresso in percentuale) ma varia a seconda di una serie di parametri fisici che l’atmosfera ha in quel determinato momento.
Uno di questi, forse la più importante, è la temperatura.
Abbiamo già detto come la temperatura è una fonte di energia e come questa energia termica determina la vibrazione delle molecole che formano la materia. Più tali vibrazioni sono ampie, maggior probabilità si ha che le molecole d’acqua presenti in atmosfera rompano i legami che le possono tenere unite e si mantengano, dunque, allo stato disgregato di vapor Acqueo.
Per tale principio, in linea generale, una massa d’aria calda è potenzialmente in grado di ospitare una quantità d’acqua superiore rispetto ad un’analoga massa d’aria più fredda.

Ora abbiamo tutti gli ingredienti per creare un temporale estivo: temperature elevate, umidità relativa, ostacolo orografico…ci manca ancora di capire cosa sono questi moti convettivi.

A differenza di ciò che uno può pensare, la principale fonte di calore nei bassi strati atmosferici (dove vive l’uomo tanto per intenderci) non è il sole ma la Terra stessa: la terra produce calore assorbendo l’energia del sole durante il giorno ma soprattutto ha un cuore caldo che rilascia calore in atmosfera. D’Estate, rispetto all’Inverno la quantità di raggi UV e IR che colpiscono le rocce e la Terra è decisamente superiore grazie ad un’angolazione dei raggi solari inferiore rispetto a ciò che accade d’inverno.

Sotto ciò che accade in Inverno

Dunque la quantità di calore tra quella di rimbalzo del sole e quella di provenienza direttamente dal cuore della Terra è maggiormente spostata verso la quota proveniente dal Pianeta stesso (quantità più o meno costante tutto l’anno).
D’Estate, invece, la quantità di raggi solari che colpiscono la Terra aumenta e con esso anche la quota di calore accumulata e poi rilasciata dalla Terra sotto forma di calore che va ad aggiungersi alla quota fissa legata all’attività della Terra stessa

In quest’ultimo caso, questi flussi di calore ascendenti quando particolarmente favoriti da un irraggiamento solare importante, possono trascinare con se anche molecole d’aria, ciò che viene comunemente definito come moti convettivi.

Ecco dunque che in estate l’ascesa d’aria a quote superiori, oltre che da ostacoli orografici, è favorita anche da tali moti convettivi.

Questo fino ad ora la teoria ma se così fosse sempre l’Estate sarebbe la stagione delle piogge e dei temporali e non del sole e del caldo…in effetti non sempre questo accade perché entrono in gioco dinamiche ed equilibri atmosferici ulteriori ma che ora, dopo quanto detto fino ad adesso, vi risulterà più chiaro comprendere.

Ritorniamo, difatti, all’iniziale concetto di pressione atmosferica; nei due schemi precedenti abbiamo ipotizzato che tali flussi ascendenti non incontrino ostacoli ma così non è mai perché incontrano sempre la presisone che l’atmosfera esercita verso il basso grazie alla forza di gravità del Pianeta per cui solo una quota dei flussi riesce effettivamente a salire mentre un’altra parte rimane intrappolata verso il basso e questo spiag una volta in più perché a quote inferiori fa più caldo che a quote più elevate.

Da questo capiamo come, l’efficacia dei moti convettivi dipenda in primo luogo dalla loro formazione (e quindi dalla stagione estiva e dalla maggior incidenza dei raggi solari) ma anche dalla presisone atmosferica di quel determinato momento.

Se ci si ritrova in regime anticiclonico, difatti, la pressione atmosferica sarà molto alta e dunque l’ostacolo da superare ai moti convettivi spesso insormontabile.
Se invece le condizioni atmosferiche sono si anticicloniche (sennò l’irraggiamento solare non sarebbe significativo) ma la pressione atmosferica non eccessivamente elevata una maggior quota di moti convettivi raggiunge il successo.

Ecco dunque che in regimi altopressorei meno spinti i moti convettivi riescono a spingere più in alto le masse d’aria favorendo la formazione delle classiche nubi torreggianti tipici dei temporali.

Vediamo ora di capire meglio il linguaggio dei temporali, a partire da entità e tipologia dei fenomeni.

Quando, in regime di clima torrido non vediamo alcuna formazione nuvolosa temporalesca o appena accennata senza alcuno sviluppo precipitativo indica che i moti convettivi necessari alla formazione delle celle temporalesche non hanno avuto esito positivo per due possibili motivi: aria molto asciutta, povera di vapor acqueo necessaria alla condensazione di nubi (tipico di anticicloni più asciutti come l’Anticiclone delle Azzorre), la pressione atmosferica è troppo elevata e riesce a vincere anche i moti ascensionali “da caldo” (moti convettivi). Questa condizione è tipica di una stagione estiva in piena forma in cui l’area che si sta osservando si trova ben protetta e coperta da un nucleo altopressoreo tale da far ipotizzare che non ci si trovi al confine di suddetta area anticiclonica e dunque è plausibile ipotizzare che la fase calda e stabile possa perdurare ancora per diverso tempo (condizione di stagione Estiva in piena forma).

Quando invece la formazione di nubi temporalesche riesce a produrre fenomeni poco o molto intensi ma generalmente molto localizzati sul luogo di formazione del temporale indica che la situazione atmosferica è ben organizzata verso una situazione anticiclonica a metà tra il pieno regime e una condizione di inizio disgregazione anticiclonica in quanto i moti convettivi hanno sortito effetto ma la cella temporalesca è rimasta sostanzialmente stabile non riuscendo a muoversi o espandersi in uno scacchiere dominato ancora da ostacoli anticiclonici probabilmente insormontabili. Queste condizioni nascono da fasi classiche estive mediterranee in cui dovrebbe esserci si una condizione anticiclonica ma non straordinaria come quella tipica di grossi anticicloni desertici come quello nord-africano sempre maggiormente presente anche sul nostro Paese.
Infine abbiamo la situazione tipica dei primi scricchiolii estivi, fenomeni che talvolta sono preludio al crollo estivo definitivo, i classici fortunali estivi.
In questo caso le condizioni anticicloniche iniziano ad essere piuttosto relative che consentono spesso di deviare i grossi flussi perturbati allontanandoli verso altri lidi ma consentendo il passaggio dei moti ascensionali. In queste condizioni, dunque, è tipico osservare una prima metà della giornata decisamente stabile, soleggiata e molto calda grazie comunque alla protezione anticiclonica dai flussi perturbati autunnali. Nel corso della mattinata, però, viene ad accumularsi un ingente quota di calore che sviluppa, nelle ore centrali più calde moti ascensionali che non incontrano grossi ostacoli. Ecco dunque, che in questi casi, nelle ore pomeridiane, iniziano a svilupparsi nuclei temporaleschi diffusi nell’entroterra che tendono a fondersi l’uno con l’altro con il passare delle ore e ad espandersi incontrastati anche verso le aree costiere ove portano fenomeni, talvolta, anche molto violenti ma generalmente di breve durata in quanto i fenomeni terimano già entro sera con la fine dell’apporto termico del sole e dunque il rallentamento dei moti convettivi che alimentano tali fenomeni.

Non solo pioggia i temporali possono portare, spesso portano un fenomeno temuto molto dagli agricoltori, ovvero la grandine.

Se il temporale estivo diffuso è sintomo di una condizione anticiclonica ormai traballante, la formazione di ghiaccio e la precipitazione sotto forma di grandine è il passo ancora successivo e può essere causato da due fenomeni distinti: la pressione atmosferica è tanto bassa o i moti convettivi tanto intensi che la torre temporalesca raggiunge quote tanto elevate da sottoporre la goccia d’acqua a temperature tanto rigide da congelare la goccia e formare il chicco di grandine. Questa condizione è maggiormente diffusa nel passaggio dall’Estate all’autunno.
In un altro caso, invece, lo sviluppo verticale della torre non è eccessivamente elevata ma i flussi a quote atmosferiche superiori portano correnti d’aria molto fredde (ad esempio da un precedente passaggio freddo) che possono favorire il congelamento della goccia d’acqua in chicco di grandine. In questo caso, proprio perché necessaria una corrente atmosferica fredda, è più diffuso tale fenomeno nel transito da Primavera ad Estate.

La stessa dimensione del chicco di grandine ci da una marea di informazioni: più la torre temporalesca è alta, maggiore sarà il percorso che il chicco di grandine, nel suo precipitare al suolo, percorrerà in condizioni di congelamento andando dunque ad accumulare giaccio sulla sua superficie esterna ed aumentando, quindi, di volume. Se il percorso invece è più breve (torre temporalesca meno elevata o aria meno fredda) il chicco accumulerà meno ghiaccio e il suo diametro sarà inferiore.

Ma non finisce qui…anche il luogo di formazione di un temporale ci da moltissime informazioni, questa volta non solo sulle condizioni atmosferiche in loco ma anche sui flussi generali dell’atmosfera e dunque ci fa capire se la stagione è veramente finita o se si tratta solo di una parentesi instabile all’interno della stagione più calda dell’anno.

Fino ad ora abbiamo parlato di moti convettivi come motore essenziale della formazione di una cella temporalesca e di come questa sia favorità dal rilascio di calore dalla terraferma…ma non c’è solo rocce e pietre che possono rilasciare calore, ma anche i grossi bacini idrici come laghi ma soprattutto mari.

La Liguria ha la peculiarità di trovarsi bagnata da un mare molto profondo come il Mar Ligure.
Dalla fisica sappiamo come l’acqua ha una capacità di assorbimento del calore molto diverso dalla terraferma: mentre quest’ultima ha un atteggiamento più nervoso ed immediato alle sollecitazioni termiche (assorbe e rilascia calore molto velocemente) l’acqua ha un comportamento diametralmente opposto: assorbe calore molto lentamente ma con grosse capacità di scorta e rilascia calore più lentamente ma in modo prolungato nel tempo. Dunque se ad inizio della stagione calda avremo un mare ancora freddo dalla stagione invernale che si preoccuperà principalmente di catturare calore e una terraferma che inizia invece già a sviluppare moti convettivi, a fine stagione quando ormai la terraferma non riuscirà più a ricevere sufficiente calore dal sole per sviluppare moti convettivi significativi entra in gioco il mare che, invece, sarà al suo massimo di attività avendo accumulato un intera stagione estiva di sole e con capacità di rilascio molto prolungate nel tempo grazie anche alla sua profondità e dunque “capacità assorbente”.
Bisogna però dire che essendo il rilascio di calore dal mare meno intenso rispetto che nella terraferma perché si sviluppino moti convettivi (e relativi temporali) marittimi devono verificarsi due condizioni: il mare deve aver accumulato una sufficiente quantità di calore durante la stagione estiva da poter sviluppare motivi convettivi significativamente più forti della pressione atmosferica, a quote più elevate devono iniziare a transitare correnti più fredde che aumentino il contrasto termico già generato dai fenomeni adiabatici di sollevamento di masse d’aria a quote superiori.
Dunque si capisce che la formazione di un temporale marittimo non ha significato solo da un punto di vista meteorologico puro, ma ci dice che la circolazione atmosferica è significativamente cambiata e che quindi la stagione può dirsi effettivamente terminata. Ecco dunque che i temporali estivi tendono maggiormente a formarsi nell’entroterra e poi diffondersi verso le coste, i fortunali che segnalano la fine della stagione, invece, tendono a formarsi maggiormente in mare aperto e poi trasferirsi verso la costa.

Questi fortunali di fine estate sono fenomeni talvolta molto pericolosi e su cui, negli ultimi anni, si stanno spendendo molti studi e attenzioni da parte dei principali meteorologi non solo italiani ma di tutto il Mondo. Questi fenomeni, infatti, a causa dell’estremizzazione del clima che i cambiamenti climatici hanno favorito (i flussi atmosferici sono sempre più lungo l’asse nord-sud invece che est-ovest aumentando gli scontri “titanici” di masse d’aria dalle caratteristiche completamente diverse) stanno diventando fenomeni sempre più frequenti ma soprattutto violenti.

Ricordiamo tutti l’Alluvione delle 5 Terre e dello spezzino nell’Ottobre dello scorso anno origino da un fortunale autorigenerante proprio di tipo marittimo ma anche l’Alluvione di Genova una settimana più tardi nacque proprio da un fenomeno analogo.
Questi fenomeni sono sempre più pericolosi per due motivi: innanzitutto perché il mare è sempre più caldo e dunque in grado di fornire un’energia sempre superiore, le discese fredde da nord sono sempre più repentine e frequenti (pensiamo a quanto accaduto a febbraio di quest’anno con il gelo record).
Questi fenomeni sviluppano poi un altro fattore di pericolosità: sviluppandosi dal mare e spostandosi il nucleo verso la costa, essendo l’arco ligure caratterizzato dalla presenza appenninica, spesso quando il nucleo temporalesco marittimo giunge sulla terraferma dovrebbe perdere potenza perché viene meno il rifornimento di energia dal mare ma, vuoi la vicinanza mari e monti che consente comunque un minimo di rifornimento, vuoi l’aggiunta dell’effetto stau per l’ostacolo orografico che il nucleo subito incontra, genera addirittura un’intensificazione del fenomeno con effetti talvolta devastanti.

A tutto questo non possiamo fare nulla nell’immediato futuro poiché dipendono da cambiamenti meteo globali solo in parte causati dall’uomo. Spesso, però, gli effetti già devastanti di loro vengono amplificati da una cura del territorio sovente deficitario (smottamenti e frane diffusi che ostruiscono torrenti, erbacce e legna mai pulita che spacca ponti e crea dighe, letti dei fiumi cementificati o interrati) ma anche e soprattutto da una mancata cultura della convivenza con tali fenomeni che spesso potrebbero se non salvare i beni materiali, sicuramente quelli umani.

Dobbiamo imparare a convivere con questi fenomeni, dobbiamo imparare a gestire gli spostamenti o modificare i comportamenti in casi di allerta meteo (anche se queste poi non dovessero mai verificarsi nei fatti per anni), dobbiamo imparare a rispettare e ascoltare la Natura perché spesso lei ci parla, siamo noi che non conosciamo o ignoriamo il suo linguaggio.

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Caldo in attenuazione, decisa discesa termica domani. Sole garantito fino a Sabato...poi?

A cura di Marco Ellena, 21 Aug 2012 alle ore 7:00

Molte carne al fuoco...e il fuoco non manca decisamente stante le temperature roventi che stiamom registrando in questi ultimi giorni in concomitanza con livelli d'umidità da tropici; un mix micidiale che rende le ore trascorse all'aruia aperta difficili e decisamente poco gradevoli. A tal proposito, sconsigliamo in modo deciso l'esporsi all'aria aperta a tutti i soggetti sensibili, almeno fin che dura questa ondata di caldo. A tal proposito, come già accennato ieri, dopo il picco di Domenica le temperature sono destinate a calare. Ieri fase di stallo stazionaria o lievemente in calo, nei prossimi giorni il calo termico accelererà notevolmente con già oggi in cui dovremmo perdere attorno a 0.5°C rispetto a ieri ma sopratutto domani quando il calo potrà, in taluni casi, essere anche di un paio di gradi. Questa continua discesa ci porterà ad un fine settimana sicuramente caldo ma con valori termici molto più gradevoli e consoni alle nostre latitudini. Ci siamo volutamente fermati a Sabato...perchè? Perchè su Domenica troviamo alcune lacune previsionali anche se le prime elaborazioni mostrano la possibilità di un break temporalesco abbastanza imprevisto inizialmente (ma comunque nulla di pericoloso nel modo più assoluto). E' veramente troppo presto però per stabilire se e quante precipitazioni potrebbero cadere per cui preferiamo, solo per il momento, sorvolare sulla questione ad aggiornamenti più dettagliati.

Per ora è tutto, auguriamo a tutti voi una felice e serena giornata!

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Continua l'allerta caldo anche se le massime scenderanno

A cura di Marco Ellena, 20 Aug 2012 alle ore 7:00

Bentornati su genovameteo.it e come ogni Lunedì che si rispetti buon inizio di settimana (lavorativa o non). Iniziamo subito col dire che l'allerta che avevamo lanciato a tutti i sottoscrittori delle nostre newsletter di allerta meteo sono state sostanzialmente mantenute con una fase di criticità per caldo e per disagio fisiologico da caldo che si è conclusa ieri, Domenica 19 Agosto. Ora non farà fresco, tutt'altro, ma i vertici termici massimi non dovrebbero raggiungere i valori di Domenica. Ciò non toglie che permarrà una situazione molto criticaper il caldo per cui invitiamo tutti gli anziani e le mamme con bambino di evitare T A S S A T I V A M E N T E esposizioni anche di breve durata all'aria aperta: il sole picchierà ancora e in modo molto duro. In seguito la settimana trascorrerà molto tranquilla, priva di fenomeni precipitativi e con temperature che dovrebbero perdere qualche decimo di grado ogni giorno almeno fino a Venerdì quando sembra possano nuovamente aumentare leggeremnte le temperature.
Prosegue dunque come atteso la lunga fase di caldo ma anche di siccità che inizia a farsi ora davvero preoccupante, anche perchè a questa situazione già critica oggi si aggiungeranno ancora alcune settimane di totale assenza precipitativa. In settimana comunque vedremo di dare un nuovo sguardo verso il medio e lungo termine per capire se ci sarà qualche cambiamento significativo o quantomeno un break da questa fase tanto rovente...vedremo.

Per ora una buoan giornata a tutti voi e buona navigazione su genovameteo.it!

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Liguria arroventata da temperature africane!

A cura di Marco Ellena, 19 Aug 2012 alle ore 17:18

Interveniamo nelle news per documentare quanto purtroppo previsto dai modelli previsionali con un cuneo anticiclonico africano che sta trovando il suo culmine proprio in queste ore. Le temeprature massime registrate dalla rete wunderground ligure parlano chiaro:

+36.7°C Imperia
+36.1°C Spotorno (SV)
+35.7°C S.Benedetto (SP)
+35.7°C Rivalta Bormida
+35.6°C Varese Ligure
+35.5°C La Spezia
+35.3°C Quiliano (SV)
+35.1°C Campomorone (GE)
Genova tra +35°C e +32°C
...e così via

Insomma temeprature decisamente roventi che in queste condizioni di umidità molto elevata posso far avvertire una temperatura anche maggiore di quella effettivamente registrata. Per tali motivi ribadiamo l'esposizione all'aria aperta come condizione decisamente sconsigliata ai soggetti sensibili.

Tutta la settimana bene o male trascorrerà con sole e molto caldo anche se nei prossimi giorni le temperature potrebbero leggermente calare proprio perchè il massimo è atteso per la giornata odierna. Non verrà fresco ma per le prossime settimane oscilleremo tra temperature roventi e temperature leggermente meno roventi, insomma emergenza tutt'altro che conclusa; l'estate è molto lunga e sembra possa dire la sua ancora fino alla prima parte di Settembre...staremo a vedere!

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La Macchina del tempo di Venerdì 17 Agosto

A cura di Marco Ellena, 17 Aug 2012 alle ore 0:02

Il giro di boa del mese di Agosto è ormai superato e ci dirigiamo verso l’ultima parte del mese estivo per eccellenza ma anche il mese che per tradizione vede i primi movimenti a livello atmosferico verso scenari più autunnali.
Come vedremo, in effetti, sarà proprio così ma non alle nostre latitudini bensì molto più a nord dove l’Estate ha ormai le ore contate. Sul bacino Mediterraneo, invece, come già ampiamente annunciato dalla scorsa edizione de la Macchina del Tempo e approfondito nei nostri focus modelli in settimana, l’Estate avrà ancora molto da dire e non mollerà facilmente la presa, almeno nel medio-lungo termine e questo dovrebbe garantirci un mese di Agosto sostanzialmente tranquillo e libero dai canonici fortunali di fine estate. Ma vediamo di descrivere, per gradi, quanto sta accadendo e quanto accadrà sullo scacchiere europeo per poter poi approfondire la situazione nazionale e quindi quella locale nei prossimi giorni.

Sul Vecchio Continente i due grandi anticicloni (africano e delle Azzorre) sembrano regnare incontrastati ed esgemoni su tutti i Paesi, o quasi… in effetti, vera mina vagante non solo ora ma un po in tutta questa martoriata (per loro) stagione estiva risulta sempre l’area inglese-irlandese. Proprio ad ovest delle coste irlandesi, un profondissimo e freddo ciclone si è riuscito ad insinuare all’interno stesso del blocco anticiclonico afro-azzorriano sfruttando una piccola crepa nell’anticiclone che ha consentito la discesa di poca (ma molto fredda) aria gelida dal circolo polare. Tale situazione ha appunto favorito l’approfondimento di tale minimo che però, come vedremo, non sarà in grado di causare direttamente grosso trambusto in Europa ma causerà, indirettamente, la fine dell’Estate nelle aree nord europee poi nei giorni successivi.
Tale minimo, infatti, così incastonato e bloccato non riesce sostanzialmente a muovere un passo dalla sua posizione e così premuta da un lato dall’anticiclone delle Azzorre e bloccata, dall’altra, da un promontorio africano e dall’anticiclone russo esaurirà tutta la sua potenza in mare aperto, sostanzialmente sempre nello stesso punto in cui si andò a formare in seguito della discesa fredda.
Nel frattempo, più a sud, tale vortice favorirà un richiamo caldo da sud che andrà a stimolare e srotolare una lingua rovente, cuore dell’Anticiclone nord-africano verso il mediterraneo.

Entro il fine settimana si raggiungerà la massima estensione di tale cuore rovente africano che andrà ad investire direttamente il nostro Paese fino alle regioni nord-occidentali. Dunque il fine settimana e i giorni immediatemente precedenti saranno caratterizzati da clima sempre più rovente, da sole ma anche molto umido a causa del sollevamento dell’umidità dal Mediterraneo nord-africano fin verso il nord Italia.
Tale risalita calda, come dicevamo, proseguirà almeno fino a Domenica 19 quando la spinta calda meridionale scemerà sempre più in quanto il vortice irlandese, vero motore della risalita caldo-umida africana, pererà capacità propulsiva sgonfiandosi sempre più successivamente alle continue pressioni anticicloniche di cui risulta circondato.

Lo sgonfiamento ciclonico a nord, però, comporterà che tutto il cuore freddo del ciclone stesso tenderà a riversarsi nelle immediate vicinanze del ciclone andando a riaprire, parzialmente, l’antica ferita che aveva proprio consentitom il passaggio di aria fredda e la formazione del minimo sopra discusso.
Tale configurazione scatenerà, sul bordo settentrionale proprio in corrispondenza di tale minimo, una serie di eventi a cascata che minerà dall’interno la struttura anticiclonica facendola, via via, crollare pezzo per pezzo.
Già da Mercoledì 22 non solo tutto il nord-europa, Inghilterra e Irlanda, Islanda e Scandinavia finiranno coinvolte in pieno da questo “effetto domino” e quindi saranno mira dei primi flussi fresco-instabili di stampo autunnale, ma la riapertura della ferita stimoleranno i primi freddi a farsi avanti, timidamente, da nord tanto che sulla Siberia potranno verificarsi già i primi freddi di stampo invernale.
Sul Mediterraneo, invece, ancora al riparo e fuori da tutti questi movimenti freddi ed instabili, verrà almeno per ora garantita ancora la coperta anticiclonica afro-azzorriana anche se anche le bolle di calore più significative del week-end tenderanno progressivamente a rituirarsi verso sud lasciando il nostro Paese sempre al caldo (anche insistente) ma meno umido e sicuramente con picchi meno significativi ma, ancora, sotto uno splendido sole estivo…insomma per noi sarà ancora molto presto prima di tirare fuori ombrelli e maglioncini.

Vediamo allora quale sarà la tendenza meteo per il periodo 17-24 Agosto 2012

Venerdì 17 Agosto cieli sereni o poco nuvolosi ovunque fatto salvo possibili locali annuvolamenti e foschie nelle ore serali e al primo mattino per gli elevati tassi di umidità ma in dissolvimento già entro la mattinata. Precipitazioni assenti, temperature in aumento, molto caldo e unido con forte disagio fisiologico da caldo. Ventilazione debole e a regime di brezza

Sabato 18 Agosto cieli sereni o poco nuvolosi ovunque fatto salvo i soliti annuvolamenti e cappe di foschia-umido nelle ore serali e al primo mattino. Condizioni comunque di stabilità atmosferica, molto caldo e umido con disagio marcato da caldo. Temperature in ulteriore aumento, umidità su livelli medio-alti. Ventilazione scarsa e a regime di brezza, precipitazioni assenti.

Domenica 19 Agosto cieli sereni o poco nuvoloso ad eccezione di possibili locali formazioni nuvolose e/o dense foschie da umidità nelle ore serali e al primo mattino. Precipitazioni assenti, temperature in ulteriore rialzo che localmente potranno raggiungere anche i 34°C. Elevato disagio fisiologico da caldo-umido, sensazione di afa e disagio nelle ore serali per l’elevato tasso di umidità e per le temperature che faticheranno a scendere. Ventilazione scarsa e a regime di brezza.

Lunedì 20 Agosto cieli sereni ovunque. Precipitazioni assenti, leggera brezza. Temperature sostanzialmente stazionarie o in lieve calo specie la sera.

Martedì 21 Agosto cieli sereni o poco nuvolosi ovunque. Precipitazioni assenti, ventilazione a regime di brezza. Temperature in leggero calo.

Mercoledì 22 cieli sereni o poco nuvolosi. Precipitazioni assenti e calo significativo dei tassi di umidità. Venti a regime di brezza e gradevoli. Temperature stazionarie o in lieve ulteriore calo.

Giovedì 23 Agosto ancora condizioni soleggiate su tutta la Liguria con sole e caldo ma leggermente più secco. Precipitazioni assenti, venti deboli o assenti a regime di brezza, temperature stazionarie.

Venerdì 24 Agosto probabile permanenza di condizioni anticicloniche soleggiate e stabili con clima tipicamente estivo.

Con questo è tutto, vi salutiamo e vi lasciamo ai nostri contenuti aggiornati tutti i giorni più volte al giorno. Grazie per la fiducia che ci accordate ogni giorno.

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Forno mediterraneo!

A cura di Marco Ellena, 16 Aug 2012 alle ore 7:00

La strada è certa e dopo il Ferragosto (già lo sapevamo) anche in discesa: nuova ondata africana (l'ennesima) in atto e inevitabile caldo (e sopratutto) umido in arrivo. Le condizioni saranno decisamente pesanti, specie per tutti i soggetti sensibili ma non solo dato che il caldo sarà davvero poco sopportabile visto il tasso di umidità che sarà a livelli molto alti specie la sera e al primo mattino. Si ritorna, dunque, alle ben note condizioni africane fatte non solo di caldo e umido ma anche, sopratutto a causa proprio dell'umidità, a possibili cappe di umido e foschie molto dense che potrebbero offuscare il sole con maggior probabilità nelle ore notturne e alle prime ore della mattina.
Non ci resta solo che consigliare ovviamente se possibile di rimanere al fresco (in acqua, con un minimo di aria condizionata, in montagna) ed evitare sforzi eccessivi o esposizioni prolungate all'aria aperta specie nelle ore più calde; se possibile evitate stress o lavori che potete fare inmomenti migliori.
Nei prossimi giorni il caldo non scherzerà davvero...un vero e proprio forno mediterraneo!

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Lungo termine: regge il cuscinetto afro-azzorriano. Estate almeno fino a tutto Agosto!

A cura di Marco Ellena, 15 Aug 2012 alle ore 7:00

Data la sostanziale situazione di stallo meteorologico abbiamo deciso di dare uno sguardo al di la dei canonici sette giorni di massima per capire come evolverà questa estate 2012 partita inizialmente in sordina ma che ora sta picchiando duro specie sul ramo di temperature e siccità.
E sembra che la situazione, nel medio e lungo termine, non voglia cambiare un granchè, almeno alle nostre latitudini.
Più a nord, difatti, la situazione stà già iniziando a cambiare in questi giorni e nelle prossime settimane prenderà un risvolto decisamente autunnale.
Parliamo di Ingilterra, coste nord francesi, Scandinavia, Germania, Irlanda ed Islanda. Certo è noto che da quelle parti la stagione estiva duri molto meno che da noi così come è arcinoto che sul Mediterraneo ancora tutto il mese di Settembre può essere climatologicamente parlando considerato mese estivo a tutti gli effetti. E' altresì vero, però, che la tradizione vuole i primi scricchiolii a suon di fortunali estivi possibili dal Ferragosto in poi e che, spallata dopo spallata, portano l'Estate verso un lento ed inesorabile declino.
Onestamente il dubbio di genovameteo.it era che, dopo un'estate come quella del 2012 dove, al di la delle timidezze iniziali, l'Estate è stata una delle più pesanti degli ultimi anni, per la regola del bilanciamento e degli equilibri climatologici, potesse anticipare o comunque farsi significativa tale fase temporalesca estiva.
Tranquillizziamo subito: così non sarà, almeno fino alla fine di Agosto. Le carte sul lungo termine, difatti, sebbene mostrino una decisa ritirata della coperta calda e altopressorea verso sud lasciando le terre del nord Europa in balia di cicloni e flussi di deciso stampo autunnale, ci mostrano come sul Bacino mediterraneo il connubio Azzorre-Africa che si rafforzerà in questi giorni consenta di generare un bozzolo davvero molto resistente agli attacchi autunnali e che ci proteggerà, ben appunto, almeno per tutto Agosto.
L'ultimo fotogramma previsionale oggi a disposizione ci mostra come l'ultimo tentato attacco perturbato da nord tensa ad essere respinto, rimbalzato, su tale cuscinetto anticiclonico e al di la di un po di instabilità in più a fine mese e ad un calo termico non dovrebbe portare.

Gli attacchi saranno però ripetuti e molto pesanti...quanto riuscirà a reggere il fortino anticiclonico e in definitiva l'Estate mediterranea? Staremo a vedere nelle prossime elaborazioni modellistiche sul lungo termine di certo, per ora, possiamo dormire sonni tranquilli perchè l'Estate 2012 non sembra intenzionata ad abbandonarci presto o a farci brutti scherzi.

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Prosegue la fase siccitosa...ora si fa davvero sul serio

A cura di Marco Ellena, 14 Aug 2012 alle ore 7:00

Premesso che nessuno vuole ovviamente la pioggia nelle fasi di festività, dobbiamo altresì dire che la fase siccitosa perdura ormai da molto tempo e che la situazione inizia a farsi quantomeno preoccupante. Corsi d'acqua in secca, invasi in forte calo, coltivazioni in sofferenza, ma quello che ancor più preoccupa è che il terreno reso ormai duro da mesi di siccità ha limitate capacità di assorbimento ormai per cui, alle prime piogge serie quasi tutta l'acqua caduta scivolerà via a valle. C'è da augurarsi, dunque, che il ritorno alle piogge possa avvenire quanto più gradatamente possibile al fine sia di evitare disastrosi allagamenti sia per non sprecare l'acqua che la Natura vuol donarci. Ma quando si riprenderà a parlare di tutto questo? Non di certo oggi: la situazione anticiclonica, difatti, sembra non mollare sul bacino mediterraneo e anzi nei prossimi giorni si rafforzerà e una nuova vampata africana investirà il nostro Paese. Dunque molto caldo all'orizzonte, ma anche umido e afa. Se avete la possibilità dunque mantenetevi bagnati o state al chiuso nelle ore più calde della giornata o approfittate dell'aria condizionata (ma con moderazione) che gli ormai sempre aperti centri commerciali possono garantire a chi è rimasto in città.
Dunque solo possibili cappe di umido come rischio offuscamento per il sole...per il resto è ufficiale l'invasione africana del nostro Paese...buon sole a tutti!!!

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Prima molto umido, poi molto caldo!

A cura di Marco Ellena, 13 Aug 2012 alle ore 7:00

Bentornati su genovameteo.it in questo Lunedì pre-ferragostano e, come ogni Luned', buon inizio di settimana.
Iniziamo col dirvi che, al di la di qualche piccola variazione, le previsioni della nostra Macchina sono sostanzialmente confermate con qualche nube in più del previsto nella giornata di ieri, e qualcosa meno nelle giornate di Venerdì e Sabato. Come anticipato, però, il rischio di nuvolosità a tratti compatta persisteva ed era di difficile previsione in quanto determinata da flussi meridionali che avrebbero addensato sui crinali marittimi del nostro appennino ingenti quantità di umidità tali da comportare tale rischio. A seconda, però, di piccole rotazioni, anche minime, di tali movimenti d'aria tali annuvolamenti potevano formarsi, svanire e concentrarsi maggiormente su alcune zone piuttosto che su altre.
Diciamo subito che tale situazione permnarrà ancora fino a domani per cui sia nella giornata di oggi che in quella di Martedì, sebbene le previsioni indichino sostanziale stabilità atmosferica, non sono affatto da escludere anche annuvolamenti come accaduti, su buona parte della Regione, nella giornata di ieri. Nulla di particolare comunque, saranno più le nubi che i fenomeni che saranno prevalentemente assenti o al limite sottoforma di qualche sparuta goccia maggiormente concentrata nell'entroterra e che a fatica bagnerà la strada.
Confermato, invece, per Ferragosto un cambio radicale della circolazione atmosferica con una rotazione dell'asse circolatoria da sud-nord a sud/ovest-nord/est. Questo maggior orientamento farà calare il livello di umidità (e con esso anche l'ammontare delle nubi) ma favorirà anche un rialzo termico che sarà lento, ma progressivo ed inesorabile verso un prossimo week-end davvero rovente.

Dunque la lunga estate continua e ci abbrustolirà per bene, in attesa che i grandi movimenti che stanno per prendere il via sul nord Europa portino i primi effetti anche sul bacino mediterraneo.

Ancora un buon lunedì a tutti voi e buona settimana.

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La Macchina del Tempo speciale Ferragosto

A cura di Marco Ellena, 10 Aug 2012 alle ore 0:02

Benvenuti al consueto appuntamento settimanale con la nostra Macchina del Tempo, appuntamento quanto mai attesa, appuntamento che ci chiarirà che ne sarà di questa fase acuta dell’Estate 2012, edizione che ci chiarirà come giungeremo all’appuntamento con la festa estiva per eccellenza: il Ferragosto!

Diciamo subito che i focus modelli sul lungo termine che abbiamo pubblicato nei giorni e nelle settimane scorse sembrano, a grosso modo, decisamente confermati e dunque viene ancora confermata la tendenza per cui, almeno sul Mediterraneo, l’Estate sembra procedere spedita e sembra che lo sarà almeno fino a fine mese…poi forse procederà ancora ma è troppo presto oggi per dirlo.
Possiamo anche dire che i chiaroscuri sul ferragosto (soleggiato ma con rischio temporali) di cui avevamo accennato su alcuni focus modelli, sembra invece decisamente smentito a favore di clima più voltato al caldo e bel tempo che al temporale. Ma non viene completamente meno questo rischio ma potrebbe solo anticipare qualche giorno tanto da lasciare il girono 15 libero da rischi.

Come capite molta è la carne al fuoco anche perché, sebbene sul Mediterraneo le cose sembrano andare piuttosto bene all’Estate e anche nei prossimi giorni non si osserveranno grossi mutamenti, la situazione atmosferica inizia decisamente a vivacizzarsi e a latitudini più settentrionali della nostra appaiono i primi freddi significativi e i primi cedimenti anticiclonici. Nulla, almeno per ora, che possa impensierire il clima italiano ma, come ormai abbiamo imparato, tutto in atmosfera si deve incastrare alla perfezione e dunque anche se non nell’immediato futuro, questi grandi movimenti potrebbero essere il prologo a cambiamenti stagionali significativi nel futuro meno prossimo.

Come tradizione per questa rubrica, però, vediamo di capire meglio l’attualità più immediata e nel caso specifico capire come sarà la settimana del Ferragosto (15 Agosto ovviamente incluso).

La situazione iniziale vede un vortice polare attivo ad ovest dell’Irlanda che, oltre ad influenzare con clima instabile e piovoso proprio il meteo di tale Paese, con il suo naturale vorticare in senso antiorario richiama anche dalle aree adiacenti masse d’aria. La sua collocazione nord-occidentale rispetto al nostro Paese, dunque, farà si che gli effetti iniziali saranno quelli di richiamare, attraverso il nostro Paese flussi caldo-umidi diretti da sud verso nord. Dunque ci attendiamo una iniziale fase ancora un attimo afosa e molto calda per il nostro Paese che, dato il moto meridionale di tali correnti, ci attendiamo possano causare anche più di qualche velatura specie nelle aree sottovento tali flussi, inclusa la nostra Regione. Dunque rischio (purtroppo non certezza) di cieli grigi, velati o addirittura coperti per nubi umide di tipo marittimo almeno inizialmente ma la situazione è in rapida evoluzione.

Da notare altre due cose difatti: la prima è la presenza di un’apparente innocua frattura instabile che lambisce le nostre regioni nord-orientali ma anche il “rinculo” freddo a nord del minimo irlandese che richiamerà verso il suo minimo aria decisamente fredda da lidi polari.
Dunque sarà un fine settimana “topico” per il clima europeo e italiano: in Italia, infatti, si avrà ancora caldo al centro-sud, rinfrescate sul nord est per l’inserimento della frattura da nord-est con rischio temporali e grandinate improvvise, più umido e caldo stazionario al nord-ovest con rischio maccaja sulla Liguria. Sul nord Europa, invece, il fronte anticiclonico a seguito della discesa fredda sembra vacillare non poco in quanto, questa spifferata fredda verso il minimo irlandese ne causerà un suo approfondimento e diventerà, dunque, una vera e propria mina vagante a spasso per il nord Europa ed in grado di frammentare e quindi frantumare il fronte più settentrionale dell’Estate europea.

Nei primi giorni della settimana, difatti, già da Lunedì 13 Agosto tale vortice molto approfondito e carico di aria piuttosto fredda tenterà un affondo verso il Mediterraneo mentre l’area instabile a nord-est tenderà a scansarsi ancora più ad este per far spazio all’ingombrante minimo irlandese in discesa verso sud. Non disperate però, perché il blocco anticiclonico, specie nella sua parte mediterranea sembra tenere decisamente bene l’urto e pare che dal contrasto ne uscirà vincitrice proprio quest’ultima: il minimo da un lato causerà l’allontanamento del nucleo instabile dal nord-est del nostro Paese, dall’altra richiamerà nuovi flussi anticiclonici in rinforzo per respingere l’attacco. Dunque, paradossalmente, l’attacco tenderà a liberare il nord-est dall’instabilità e a rafforzare ulteriormente il fortino anticiclonico sul resto del nostro Paese ma con una novità significativa…

… il generale spostamento verso est dell’attività ciclonica settentrionale favorirà una rotazione anche del baricentro anticiclonico che dunque non spingerà più direttamente da sud come nel fine settimana ma più dai quadranti occidentali o sud-occidentali. Questo avrà come conseguenza si un innalzamento termico ed una stabilizzazione del clima per opera di flussi prevalentemente africani, ma anche ad una riduzione del carico di umidità con eliminazione di foschie e velature, con cieli dunque più puliti, tersi e clima caldo (anche molto caldo) ma più asciutto.
Tutto questo preparerà il campo ad un ferragosto che sarà dunque al sicuro con un’anticiclone africano in rafforzamento sul mediterraneo, flussi instabili in allontanamento veso nord-est ed un vortice freddo “rimbalzato” anch’esso verso nord-est; un Paese liberato dall’instabilità ma non dal caldo e che dunque potrà vivere una giornata decisamente stabile, soleggiata e calda…insomma da perfetto ferragosto!

Situazione che sembra potrà accompagnarci anche per la sconda metà della settimana, anzi forse anche con caldo in ulteriore accentuazione e che allungherà in modo forse un po preoccupante, ormai, la fase di siccità che sta attanagliando molte aree del nostro Paese.

Vediamo ora un rapido sunto previsionale per il periodo compreso tra il 10 e il 17 Agosto 2012:

Venerdì 10 condizioni generalmente soleggiate e stabili ma con possibili formazione di dense foschie (sia sulla costa che nell’entroterra) e nubi o velature da umido specie la sera e al mattino. Precipitazioni assenti, temperature stazionarie. Venti deboli o assenti.

Sabato 11 situazione invariata con clima generalmente stabile ma non sono da escludere locali annuvolamenti per nubi maritime o velature da umidità. Teoricamente il sole dovrebbe farla da padrona ma il rischio esiste. Piogge comunque assenti, venti deboli e a regime di brezza, temperature stazionarie.

Domenica 12 inizia con buona probabilità a cambiare il flusso atmosferico, specie nella seconda metà della giornata con cieli via via sempre più tersi. Precipitazioni assenti, veti deboli da S/SW e temperature in leggero rialzo.

Lunedì 13 cieli sereni o poco nuvolosi ovunque. Rischio di qualche formazione temporalesca piuttosto leggera specie nell’entroterra nelle ore pomeridiane. Precipitazioni comunque generalmente assenti, venti deboli da S/SW e temperature molto elevate, stazionarie o in ulteriore leggero aumento. Umidità in calo e dunque caldo intenso ma non afoso.

Martedì 14 cieli sereni ovunque. Molto caldo specie da metà mattinata fino al tramonto. Precipitazioni assenti, venti deboli e a regim di brezza.

Mercoledì 15 Agosto giornata da perfetto ferragosto: cieli sereni ovunque, caldo ma non troppo umido, ventilazione a regime di brezza e temperature in ulteriore, leggero aumento.

Giovedì 16 altra bella giornata di sole cocente con cieli tersi e assenza di fenomeni precipitativi (anche temporaleschi). Ventilazione assente o al più a regime di brezza, temperature in ulteriore aumento e su valori davvero molto elevati, fin sui 33/34°C in alcune località rivierasche o nei grossi centri urbani (alcuni quartieri genovesi su tutti)…dunque città in piena canicola estiva.

Venerdì 17 probabile mantenimento di tali condizioni di caldo estivo molto significativo ed assenza di precipitazioni.

Concludiamo augurando, come sempre, a tutti voi una serena giornata, una buona navigazione sul nostro portale e vi ricordiamo che genovameteo non vi lascia mai soli: anche in questo periodo di ferie saremo sempre online con le nostre previsioni sempre aggiornate, le news giornaliere o quelle dell’ultima ora se necessarie e con le nostre previsioni sempre aggiornate più volte al giorno…dunque restate con noi anche sotto l’ombrellone!

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Continua la fase estiva ma all'orizzonte giornate meno torride

A cura di Marco Ellena, 09 Aug 2012 alle ore 7:00

Belle giornate di sole, nulla da dire. Clima decisamente estivo anche se, nell'immediato futuro, ci attendono giornate leggermente meno afose specie la sera e di primo mattino. Spifferi freschi settentrionali, difatti, aiutano a far calare leggermente i tassi di umidità (che rimangono comunque su valori ragguardevoli) e le temperature...mutamenti maggiormente sensibili la notte e le prime ore del mattino, poi l'insolazione favorirà la risalita termica diurna fino a valori massimi decisamente da Estate piena.

Questo leggero apporto fresco, se da un lato renderà parte della giornata più piacevole, dall'altra apporterà progressivamente maggior instabilità che si manifesterà, almeno inizialmente, con possibili formazioni nuvolose a torre tipiche temporalesche anche se di fenomeni, per ora, non dovrebbe vedersene nemmeno l'ombra.
Per ora è tutto, vi lasciamo e per saperne di più sulle tendenze meteo per il ferragosto non perdete la consueta rubrica del Venerdì La Macchina del Tempo online anche questa settimana puntuale già dalle prime ore di domani...dunque, a presto!

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Inverno australe,neve in Sud Africa.Alluvioni nelle Filippine.Caldo torrido tra i balcani e la Grecia.

A cura di Gabriele G., 08 Aug 2012 alle ore 14:34

L’inverno australe nel corso degli ultimi giorni ha portato una nevicata storica nel Sudafrica.

La fase di maltempo è stata attivata dall’azione di un cut-off sui settori sud-orientali; un fronte freddo ha portato nevicate sulle montagne del Western Cape, Lesotho e della catena montuosa del Drakensburg.
Se sui monti la neve non è un fatto raro, lo è per quanto riguarda le alte pianure adiacenti a Johannesburg; qui la neve ha fatto la sua comparsa Martedì mattina, raggiungendo la città con circa 1°C al suolo, ed andando ad intensificarsi nel corso del pomeriggio quando è riuscita a ricoprire tetti, strade e prati.
La neve non faceva la sua comparsa a Johannesburg dal Giugno del 2007, mentre nonostante la sua altezza, sono appena 22 le nevicate avvenute negli ultimi 103 anni. Neve storica anche a Pretoria, dove mancava addirittura dagli anni ’80.

Manila ancora colpita dalle alluvioni,tragica situazione nelle Filippine
Monsoni e piogge torrenziali continuano ad abbattersi imperterrite sulla costa occidentale delle Filippine. Questa mattina, fin dalle prime luci dell’alba, una forte alluvione ha colpito l’isola di Luzon e la capitale Manila. Il numero delle vittime che si erano contate nei giorni scorsi a causa del passaggio del tifone Saola è aumentato vertiginosamente. Ai già tanti morti, si sono aggiunte venti vittime, i cui corpi sono stati ritrovati solo questa mattina.
Tragica situazione nelle Filippine - La situazione più grave si è verificata vicino alla diga di La Mesa (Quezon City), che fornisce energia elettrica a tutta la capitale. Dopo 24 ore di piogge, questa mattina il bacino è straripato spazzando via interi quartieri come Malabaon, Valenzuela e Caloocan. Lungo il fiume Marikina, la polizia è impegnata da ore ad evacuare oltre 5mila residenti delle baraccopoli costruite sulle rive del corso d'acqua. In alcune aree, soprattutto nel centro della città, l’acqua è arrivata a superare i tre metri di altezza. La capitale filippina è oramai sommersa dall’acqua per l’80% della sua superficie.

Ecco alcuni dati pluviometrici:tra le ore 18 di domenica 5 e la stessa ora di lunedì 6 agosto, 248 mm a Sangley Point, 244 a Subic Bay, 198 a Iba, 164 ad Ambulong, 159 a Science Garden, 151 a Manila, 119 a Tanay.
Ma le piogge piu' volente sono cadute nelle 24 ore successive, con 491 mm a Manila, 478 a Science Garden, 438 a Iba, 330 a Sangley Point, 263 a Subic Bay, 221 a Clark, 148 a Tanay.

Ieri in tutta la zona dei paesi balcani per poi passare dalla Grecia é stata una delle giornate piu' calde dell'estate 2012.
Ecco le temperature massime registrate nelle varie stazioni meteo locali:43,5°C a Rousse (Bulgaria), 42,5°C a Bacau (Romania, record assoluto, battuto di 2,2°C il precedente), 42,4°C a Sandanski (Bulgaria), 41,9°C a Edirne (Turchia Europea), 41,8°C a Larissa (Grecia) e Mostar (Bosnia-E.), 41,5°C a Stip (Macedonia), 41,3°C a Iasi (Romania, record), 41,2°C a Svichtov (Bulgaria), 41,1°C a Calarasi (Romania), 40,9°C a Botosani (Romania, record) e Silistra (Bulgaria).

Non solo il nostro nord italia con le sue zone alpine e prealpine é stato colpito da un fronte temporalesco,ma anche nella notte tra sabato 4 e domenica 5 agosto vasti settori di Austria e Svizzera.
Tra le ore 18 di sabato e le ore 6 di domenica, 62 mm a Cimetta (Svizzera), 48 a Comprovasco (Svizzera), 42 a San Bernardino (Svizzera). 41 mm a Linz (Austria) tra le ore 18 e le ore 24 di sabato.

Anche oggi vi salutiamo e vi aguriamo buone ferie per i nostri lettori in vacanza e buon proeguimento di giornata lavorativa al resto.Buon mare a tutti!

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Focus lungo termine: Ferragosto a rischio temporali nell'entroterra, soleggiato sulla costa. Estate a pieni regimi almeno fino a fine mese!

A cura di Marco Ellena, 08 Aug 2012 alle ore 7:00

Come promesso vediamo di districarci tra le prospettive meteo sul medio e lungo termine intanto per cercare di capire come trascorrerà (o meglio potrebbe trascorrere) il Ferragosto e quanto la stagione Estiva andrà avanti senza i primi temporali che annunciano l'inizio del declino estivo.
Partiamo dal primo punto: il Ferragosto.

L'anticiclone africano sembra davvero non voler mollare la presa, almeno sul bacino mediterraneo mentre in Inghilterra, contrariamente a ciò che accade alle nostre latitudini sembra davvero che concluderà la fase estiva senza averla seriamente mai vista...un anno davvero da ricordare per le Isole Britanniche.
Se dovessimo fare una similitudine con scenari di guerra potremmo dire che questa estate sarà ricordata come l'Estate che vede le due opposte fazioni (anticicloni meridionali e cicloni settentrionali) ogniuna abbarbicata nel propio territorio, guardandosi a distanza ma senza mai attaccarsi seriamente. Risultato? Caldo, afoso e molto umido a sud, freddo piovoso e ventoso a nord. E questa situazione dura ormai da diversi mesi tanto che se in Inghilterra si gira con il giaccone, dalle nostre parti si boccheggia ormai da molto tempo e la siccità è ormai una realtà.
Questa situazione di stallo sembra non trovare risoluzione neppure nelle prossime settimane nonostante i fisiologici rallentamenti del getto polare, favoriscano temporanei rallentamenti dei vortici ciclonici (incluso quello inglese) e distacchi di bolle instabili pronti a minare la stabilità atmosferica sul Vecchio Continente.
Ciò in realtà non avviene poichè, sebbene i timidi tentativi di attacco all'anticiclone africano, le rispettive radicazioni di ciclone a nord e anticiclone a sud li rende pressochè invalicabili. Questi invii instabili, dunque, al di la di generare temporanee fasi instabili non riesce a generare una vera e propria fase di Maltempo duratura da creare un vero break della stagione estiva.
Tali fasi instabili possono causare localmente anche temporali o grandinate ma in rapida evoluzione verso nuovo bel tempo. Proprio una di queste fasi a rischio temporali potrebbe coincidere con il Ferragosto. Nessuna preoccupazione di rilievo, per ora, dato che potrebbero verificarsi fenomeni temporaleschi pomeridiani a macchia di leopardo specialmente nell'entroterra, generalmente di breve durata mentre chi dovesse scegliere le zone costiere sembra decisamente più fortunato e tranquillo (sebbene non completamente fuori rischio). Dunque un Ferragosto di luci e ombre, anche se ad oggi sembra che la luce sia maggiore delle ombre e che l'azione instabile sembra colpira prevalentemente arco alpino e nord-est con soli possibili deboli fenomeni riservati all'entroterra ligure.

E dopo? Quando giungeranno i famigerati temporali post ferragostani che indicano l'inizio della fase di declino estivo? In effetti la tradizione vuole che con il Ferragosto ogni giorno sia buono per i primi effetti autunnali. Di fatto, questa estate 2012, dopo più di qualche titubanza iniziale, sembra ecisamente ben radicata sul Mediterraneo e non dovrebbe mollare la presa almeno fino a fine Agosto. Fino a tale periodo, dunque, al di la di temporanei e locali temporali, sembra che sole, caldo e clima estivo non mancheranno decisamente!
C'è un "però": le carte, difatti, mostrano come, sebbene alle nostre latitudini tutto risulti ancora sotto stretto controllo africano, più a nord i primi movimenti autunnali sembrano decisamente evidenti: oltre all'Inghilterra, anche tutte le coste settentrionali europee e la Scandinavia sembra possano assaporare i primi flussi di deciso stampo autunnale con i primi significativi cali termici e fasi lungamente perturbate.
Qui da noi, invece, sembra che l'Estate possa durare ancora un po ricordando che statisticamente, anche il mese di Settembre è spesso capace di regalare lunge settimane dal clima tipicamente estivo e torrido, dunque nulla di strano.

In definitiva possiamo dire che le attuali prospettive parlano sicuramente di una stagione estiva che almeno fino a fine Agosto procederà spedita, con qualche giornata temporalesca ogni tanto (specie nell'entroterra); Ferragosto con qualche temporale pomeridiano nell'entroterra, rischio più limitato sulla fascia costiera; fine mese ancora estivo ma con primi grandi spostamenti autunnali sul nord Europa.

Che dire? Staremo a vedere se queste prospettive si verificheranno davvero, vi ricordiamo che parliamo di lungo termine e dunque di linee di tendenze più che di previsioni vere e proprie...noi come sempre staremo "sul pezzo" e vi aggiorneremo di volta in volta qualora vi fosseronovità importanti, a partire dal Ferragosto.

Con questo concludiamo questo sguardo nel Lungo Termine augurandovi buona giornata e buona navigazione su genovameteo.it!

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Flussi umidi record. Umidità a livelli tropicali, migliora dalla seconda parte della giornata

A cura di Marco Ellena, 07 Aug 2012 alle ore 7:00

Nonostante le attese soleggiate, a rischio temporali ma soleggiate, la giornata di ieri è stata, invece, molto nuvolosa per molte località della Regione. Il tutto a causa dell'ingente quantità di umidità richiamata da sud che ha portato alla formazione della tipica cappa di umido notturna ma che le condizioni diurne non sono riuscite a disgregarla mantenendo i cieli cupi e mostrando solo di tanto in tanto il sole.

Anche oggi il rischio è quello di rivivere un bis della giornata di ieri anche se le prospettive sono per un lieve miglioramento che consentirà, specie dalle ore centrali della giornata di vedere qualche raggio di sole in più e situazione che dovrebbe poi rendersi maggiormente soleggiata già da domani. Le prospettive sono comunque molto incerte, tutto dipenderà da intensità e direzione dei flussi, di certo la situazione potrà risultare, specie oggi, molto eterogenea sull'intero territorio ligure.
Il regime anticiclonico è però ben netto e definito (nonostante la cappa di nubi) tanto che di precipitazioni significative non se ne sono registrate, almeno sulla nostra regione. Oltreappennino, invece, si sono sviluppati ingenti temporali (con anche grandinate molto significative) grazie proprio al leggero indebolimento anticiclonico che stiamo vivendo in queste giornate. Da domani comunque anche questa piccola falla sarà riparata e il sole dovrebbe tornare a dominare con maggior convinzione. Come dicevamo in precedenza, già dal pomeriggio odierno si dovrebbero comunque manifestare i primi segnali di un netto miglioramento.

Caldo, molto umido, condizioni sfavorevoli specie ai soggetti sensibili e più deboli che invitiamo, dunque, ad evitare almeno per questo periodo dell'anno di fare sforzi eccessivi e di uscire nelle ore più calde.
Quanto durerà questa fase africana? Stiamo valutando le carte sul lungo termine...vi aggiorneremo in seguito ma le prime indiscrezioni parlano di una fase che potrebbe perdurare ben oltre il ferragosto come precedentemente annunciato; si parla addirittura di fine Agosto. Ma come detto avremo l'occasione per riparlarne in modo più approfondito. Per ora è tutto, vi salutiamo e vi auguriamo buona giornata e buona navigazione su genovameteo.it!

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Un Lunedì caldo e soleggiato ma a rischio acquazzone improvviso

A cura di Marco Ellena, 06 Aug 2012 alle ore 7:00

Bentornati ancora una volta su genovameteo.it
Le previsioni si sono sostanzialmente mantenute nell'ultimo week-end con tanto sole e molto caldo (e sopratutto umido) a causa dei tesi flussi meridionali di matrice africana. Semplici le previsioni con questa situazione barica fatta di masse anticicloniche davveroimponenti e difficili da scalfire. Solo Domenica qualche nube in più causato prevalentemente da un parziale indebolimento anticiclonico che, sebbene rimane sempre molto saldo, consente la formazione di nubi per moti convettivi (da caldo). E questo è quanto accadrà anche oggi: clima generalmente soleggiato, caldo e umido ma anche un rischio medio-basso di improvvise e temporanee formazioni nuvolose localmente associati anche a rovesci o temporali improvvisi. Difficile stabilire se e dove tali fenomeni si verificheranno in quanto altamente imprevedibili. In ogni caso si tratterà di fenomeni "da caldo" e quindi anche moderati ma molto rapidi. Situazione ancora scricchiolante domani, poi la piccola frattura verrà riparata e nemmeno il temporale estivo potrà mettere i bastoni tra le ruote di un Estate che fa davvero sul serio, sia in termini di temperature che di precipitazioni ormai scarse da diverso tempo.

A proposito di statistiche vi informiamo che sono stati messi online i dati di Luglio 2012 (dalla sezione "Archivio" del menu di navigazione): dati che, molto rapidamente, parlano di valori termici minimi da record per il caldo notturno e una sostanziale conferma della fase siccitosa. Tutti i dati nel dettaglio nella sezione Archivio quindi selezionate il parametro da analizzare.

Con questo è tutto, vi salutiamo e come ogni Lunedì vi auguriamo un buon inizio di settimana!!

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La Macchina del Tempo di Venerdì 3 Agosto 2012

A cura di Marco Ellena, 03 Aug 2012 alle ore 0:09

Benvenuti al consueto appuntamento settimanale con la nostra Macchina ma soprattutto benvenuto Agosto! Siamo ormai nella fase tipicamente clou dell’Estate capace di regalare picchi di caldo significativi ma anche i possibili primi cedimenti. Vi anticipiamo subito che di cedimenti non se ne vedrà nemmeno l’ombra (almeno per ora) mentre di clima estivo sì, davvero molto. Il nostro racconto meteo sarà piuttosto scarno e forse un po monotono perché il quadro sembra piuttosto netto, delineato ma anche e soprattutto sicuro, privo di rischi significativi di sorprese. Vediamo dunque di cosa stiamo parlando…

…sul Vecchio Continente sembra netta ed evidente la supremazia dei “poderi anticiclonici” posseduti sia dall’Alta delle Azzorre che a quella nord-africana. Sembra altresì netto e delineato come invece sulle Isole Britanniche continui questa Estate davvero da dimenticare: pioggia, freddo e vento non sono mai mancati (spesso provocando anche danni e disagi) e pare che ancora non mancheranno? Come mai questa situazione? E’ indirettamente (ma neppure troppo indirettamente) correlato ad una forza straripante dei due anticicloni meridionali che non consentendo alle correnti fresche settentrionali ma anche a quelle instabili occidentali di neppure immaginare di riuscire a penetrare sul Continente. L’unica valvola di sfogo rimane la porzione più settentrionale della vasta area afro-azzorriana nel punto proprio di interconnessioni tra le due aree di influenza anticiclonica laddov, dunque, le attenzioni e la forza anticiclonica sembra effettivamente minore.

Ecco, dunque, che proprio in corrispondenza dell’Inghilterra un vortice si insinua, si incastra e soprattutto rimane bloccato dai blocchi anticiclonici permanendo sempre nello tesso punto senza, dunque, evolvere normalmente e naturalmente verso est o sud.
Come conseguenza a tutto questo, per altro, vi sara un ulteriore richiamo umido da sud attirato verso nord dal vortice ed andando, paradossalmente ad alimentare l’alito valdo-umido africano speice sulle nostre Regioni meridionali.
In seguito e solo da Mercoledì, poi, tale vortice sembra riuscire a penetrare maggiormente verso sud venendo però chiuso ed inglobato all’interno di questo maxi panettone anticiclonico. Da vero e proprio vortice, dunque, ben presto tale minimo si trasformerà, ormai schiacciato dal maxi-anticiclone, in bolla instabile che però, avendo spostato il suo baricentro più verso sud-ovest ridurrà il richiamo umido dall’Africa sul nostro Paese sebbene la precedente attività di richiamo caldo-umido manterrà il clima piuttosto umido e afoso.

Dunque prospettive da Estate piena, vediamo ora un breve sunto previsionale.

Venerdì 3 Agosto cieli sereni o poco nuvolosi. Precipitazioni generalmente assenti fatto salvo possibili fenomeni temporaleschi pomeridiani da calore nelle zone interne. Temperature stazionarie.

Sabato 4 Agosto cieli sereni o poco nuvolosi. Soliti fenomeni temporaleschi limitati alle aree interne nelle ore pomeridiane. Molto caldo e umido con disagio fisiologico da caldo. Ventilazione pressochè assente o a regime di brezza, temperature in leggero aumento.

Domenica 5 Agosto cieli sereni o poco nuvolosi. Possibili blandi fenomeni temporaleschi nelle aree interne nelle ore pomeridiane, per il resto precipitazioni assenti. Venti deboli dai quadranti meridionali, temperature in ulteriore debole aumento.

Lunedì 6 Agosto cieli sereni o poco nuvolosi. Cappa di umidità nelle ore serali, notturne e di primissimo mattino. Precipitazioni assenti, venti deboli dai quadranti meridionali, temperature in leggero aumento con afa e disagio fisiologico dalla mattina fino a sera.

Martedì 7 Agosto condizioni analoghi di stabilità con pochi fenomeni temporaleschi maggiormente limitati alle aree interne e alle ore pomeridiane. Ventilazione debole da S in rotazione a E entro sera. Temperature generalmente stazionarie o in ulteriore lieve aumento (per le massime) mentre dalla sera si potrà apprezzare qualche decimo di grado in mano.

Mercoledì 8 Agosto cieli sereni o poco nuvolosi. Venti deboli a regime di brezza, precipitazioni assenti, temperature stazionarie o in lieve calo specie nei valori minimi.

Giovedì 9 Agosto cieli sereni, molto caldo e afoso. Condizioni non idonee per i soggetti sensibili. Precipitazioni assenti, venti deboli e a regime di brezza. Precipitazioni assenti e temperature sostanzialmente stazionarie.

Venerdi probabili condizioni di stabilità con ancora caldo e molto umido.

Con questo vi salutiamo e vi auguriamo una felice giornata e buona navigazione su genovameteo.it!!

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Una bella calda coperta made in Africa per le serate liguri!!

A cura di Marco Ellena, 02 Aug 2012 alle ore 7:00

Dobbiamo ancora stilare le statistiche relative al mese di Luglio ma presto saranno online (quando lo saranno pubblicheremo in home un'avviso in alto); molto interessante, comunque, osservere come nei mesi precedenti possano essersi mostrate anomalie termiche comuni: in pratica da Marzo in poi mentre i valori massimi mensili si attestano in modo altalenante ora sopra la media ora sotto la media del periodo le minime invece sono state praticamente sempre sopra la media del periodo: Marzo +1.8°C, Aprile +0.3°C, Maggio +0.2°C, Giugno +2.2°C...come mai questo fenomeno?
La spiegazione è presto fatta: le temperature massime diurne sono determinate, in buona parte, dall'effetto dell'irraggiamento solare ma anche e sopratutto dai flussi atmoosferici in transito in quel periodo. Ecco dunque, che come una trottola impazzita, talvolta il mese ha maggiormente goduto di giornate soleggiate, altre nuvolose, altre ventose di tramontana, altre più cupe e umide per cui i valori medi hanno oscillato in modo abbastanza omogeno sopra e sotto al valore medio. Le minime, invece, tipicamente registrate di notte o al primissimo mattino prima del sorgere del sole, dipendono (specie nella stagione più calda) sopratutto e prevalentemente dalla possibilità di rilasciare a strati d'atmosfera superiori tutto il calore accumulato durante il giorno e il calore normalmente prodotto dalla Terra stessa. Un muro di nubi, una cappa di umido, impedisce a tali masse d'aria caldo-umido, di sprigionare tutto il loro calore lasciando dunque respirare le basse atmosfere.
Come ormai saprete alla nausea (e per questo non torneremo più sopra alle motivazioni) quando correnti umide costrette ad attraversare il Mediterraneo (accumulando l'umidità srigionata dal mare stesso) impattano l'arco appenninico ligure tendono tipicamente a formare suddetta cappa di umido o nubi di tipo marittimo (spesse e basse coltri di nubi).
In effetti è ormai diventato un dato di fatto che tali flussi sono sempre più diffusi e ricorrenti non solo nella stagione più calda a discapito delle più secche correnti azzorriane. Perchè? Questo è uno delle evidenti conseguenze del riassetto climatico che questo Pianeta sta vivendo che sposta, trasla (ma non elimina MAI) i vari tasselli anticiclonici o ciclonici fissi sullo scacchiero europeo.
Nel nostro caso tale fenomeno è evidenziato dall'Anticiclone africano ormai diventato il re delle Estati (ma non solo) mediterranee.

Tornando alla più stretta attualità proprio ciò che è successo in questi ultimi mesi è la ripetuta influenza africana sulle nostre coste con relativa cappa di umido e/o nubi sopra descritte. Ecco dunque, che una bella copertina calda made in Africa e posta sulle nostre teste consente di mantenere molto calda l'atmosfera impedendo il rilascio di calore la notte. I veri record, dunque, si sono registrati più nelle minime che nelle massime che al momento sembrano tuttto sommato regolari. E tale copertina, stante le previsioni della circolazione atmosferica costantemente da sud non pensiamo possa mollarci troppo rapidamente (forse andrà via già dalla prossima settimana...ma è davvero troppo predto e dunque ci torneremo sopra.

Per ora è tutto e vi lasciamo ad una serena navigazione su genovameteo.it!!

Sotto una caliginosa Genova in uno scatto dalla webcam sul M.te Fasce nella serata tra Domenica e Lunedì scorso

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Il Caldo padrone nel Mondo,dalla Turchia all'Europa passando dagli USA.Alluvioni in Nord Korea,vittime e danni.

A cura di Gabriele G., 01 Aug 2012 alle ore 14:45

Fine settimana appena passato in Turchia con temperature registrate roventi.
Ecco alcuni dati realativi alle temperature massime registrate:Baypazari 43,1°C, Nallihan 42,9°C, Kirikkale 41,8°C, Sereflikochisar 41,5°C, Seben 40,9°C, Kursunlu e Kizilcahamam 40,0°C, Kibriscik 39,8°C.
Molto caldo anche negli Emirati Arabi con quasi 50°C.
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Caldissimo anche negli USA centrali,in particolar modo a St.Louis in Missouri(nella foto qui sotto) con temperature nei giorni scorse sopra i 40°C,con punte di 42°C.
Da segnalare nel Midwest anche Wichita 42,2°C, Topeka 41,7°C, Columbia, Des Moines, Kansas City e Omaha 41,1°C.

Anche in Europa grazie alla spinta nord africana stiamo pagando dazio con caldo e afa,negli ultimi giorni la Francia sudoccidentale ne ha risentito con temperature molto elevate.
Montauban ha raggiunto giovedì 26 luglio i 37,9°C, mentre Tolosa/Blagnac e Albi si sono fermate a 37,4° e 37,3°C. 36,8° ad Auch, 36,7°C a Gourdon.
Il caldo pero' non ha risparmiato il centro del paese, fino alla regione di Parigi, segnaliamo Cognac 35,2°C, Nantes 34,4°C, Auxerre 34,1°C, Le Mans 34,0°C, Tours 33,3°C, Strasburgo 33,2°C, Parigi/Montsouris 32,9°C, Chartres 32,2°C, Parigi/Orly 31,7°C.
Il caldo non ha risparmiato l'Ucraina domenica 29 luglio. Mohyliv-Podils'kyi ha raggiunto i 38,2°C, 38,1°C a Kherson, 37,2°C a Zaporizhzhia.
Persino la Svizzere ha avuto temperature molto calde nello scorso fine settimana fino ai 35,3°C di Sion. Segnaliamo anche Ginevra 34,5°C, Basilea 34,4°C, Zurigo 32,8°C, Zermatt (m 1638) 28,4°C, Gran San Bernardo (m 2473) 19,3°C, Corvatsch (m 3315) 11,0°C, Jungfraujoch (m 3580) 7,8°C.
Bella veduta dall'alto di Sion.

La Corea del Nord è al limite della sopravvivenza: dopo mesi di siccità, le inondazioni che hanno colpito come ogni anno il Paese hanno distrutto abitazioni, ridotto in maniera drastica la quantità di acqua potabile a disposizione della popolazione e danneggiato in maniera irreparabile le poche colture sopravvissute a interi mesi senza acqua. Almeno 90 le vittime accertate e 60mila gli sfollati.
Tra le 12 di sabato 28 e la stessa ora di domenica 29 luglio, registrati 253 mm di pioggia ad Anju (ulteriori 157 mm sono caduti nelle 12 ore successive, per un totale di 410 mm in 36 ore) 140 a Pyongyang, 136 a Sinuiju, 86 a Kusong.
È il risultato della visita di un team delle Nazioni Unite nel Paese, che per la seconda volta in un mese ha chiesto alla comunità internazionale di donare "almeno 198 milioni di dollari americani" per le prime necessità.
Lo staff ha visitato le province più colpite, dove migliaia di case sono state spazzate via dalla pioggia e la popolazione è costretta a dormire in ripari di emergenza. Inoltre, sempre secondo i dati Onu, i due terzi dei nordcoreani continua a vivere con una continua e cronica mancanza di cibo.
Per Francis Markus, portavoce della Croce Rossa per l'Asia orientale, la criticità maggiore riguarda l'acqua potabile: "È un problema serissimo. Il sistema idrico è saltato e se non si interviene subito tutti i danni relativi all'acqua si abbatteranno sul Paese". Il riferimento è a malattie, coltivazioni distrutte e danni agli abitanti.

Gli organismi internazionali si sono appellati alla generosità delle nazioni occidentali, ma il problema è che la Corea del Nord - con le sue continue provocazioni militari - si è inimicata Stati Uniti e Corea del Sud. I due, maggiori donatori degli ultimi anni, hanno bloccato l'invio di aiuti umanitari come punizione per il programma atomico e i vari interventi bellici scatenati da Pyongyang.

Con questo il nostro viaggio virtuale per oggi finisce,vi aspettiamo tra sette giorni.
ciao a tutti!

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Ferragosto stabile e soleggiato nonostante ripetuti attacchi. Primi affondi temporaleschi dopo il 15 Agosto?

A cura di Marco Ellena, 01 Aug 2012 alle ore 7:00

E' già da alcuni giorni che scrutiamo con interesse i modelli sul medio e lungo termine in quanto nel breve non si possono osservare cambiamenti: l'Estate rimane con le radici ben salde e attraverso la sua faccia africana continuerà ancora nelle prossime settimane ad inviare influssi caldo-umidi da sud. Dunque nel breve non ci aspettiamo grossi sussulti.

Sul campo delle prospettive sul medio e lungo termine stanno uscendo i primi scenari sul periodo del ferragosto. Innanzitutto dobbiamo dire che il blocco anticiclonico afro-azzorriano sebbene ben stabilizzato e piantato sull'are mediterranea sarà oggetto di ripetuti attacchi da parte di vere bombe cicloniche molto instabili rilasciate e lanciate verso il Mediterraneo con una certa frequenza. Tutti questi attacchi non sortiranno grandi effetti e verranno prontamente rispediti al mittende senza alcun affanno. Proprio il giorno prima di ferragosto sembra che un nuovo nucleo instabile scendera dal vortice britannico alla volta del Mediterraneo. Questa volta il nucleo non sembra ben intenzionato da cambiare la sua traiettoria e dunque ci attendiamo il primo, vero scontro tra figure bariche contrapposte in questa Estate 2012 trascorsa tutto sommato, senza grossi sussulti o anomalie. Se il blocco non riuscirà, in questo caso, a rimbalzare il nucleo instabilen riuscirà per lo meno a rallentare il nucleo in discesa per Ferragosto di quel tanto che gli eventuali effetti si potrennero manifestare al massimo sotto forma di nuvolaglia sparsa ma nulla di particolare.

Insomma (PER ORA) le prospettive non sono così oessime.
Vi salutiamo e vi auguriamo una felice giornata e come sempre buona navigazione su genovameteo.it!!

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